Autore Redazione
lunedì
21 Ottobre 2024
11:41
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Cronaca - Pavia

Pnrr fuori gioco: il raddoppio della Milano-Mortara slitta oltre il 2028

Pnrr fuori gioco: il raddoppio della Milano-Mortara slitta oltre il 2028

MORTARA (PV) – Per i pendolari della tratta Milano-Mortara-Alessandria, ogni giorno sembra una lotta contro il tempo e, soprattutto, contro le promesse non mantenute. Dopo anni di annunci, piani e ripensamenti, il raddoppio dei binari, tanto atteso quanto necessario, si allontana ulteriormente. L’ultimo colpo di scena? Il progetto è slittato a dopo il 2028, con la tratta Albairate-Abbiategrasso che è stata ufficialmente esclusa dai fondi del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Una notizia che non stupisce più di tanto chi ormai ha imparato a diffidare delle promesse infrastrutturali, ma che colpisce duramente i pendolari e gli attivisti del territorio.

Franco Aggio, presidente dell’associazione Mimoal, è ormai una voce costante nella battaglia per il miglioramento della tratta ferroviaria, e il suo commento all’ennesimo rinvio è pieno di amarezza. “L’ennesima beffa, solo le chiacchiere arrivano puntuali”, denuncia con una critica che si fa eco di un sentimento comune tra i pendolari, esasperati da ritardi e disservizi. Negli ultimi anni, diversi esponenti politici avevano alimentato le speranze, garantendo che il raddoppio ferroviario sarebbe stato inserito tra le priorità infrastrutturali. Tuttavia, il piano commerciale 2024-2028 di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), che regola gli investimenti e lo sviluppo delle reti, non contiene neppure un accenno concreto al completamento del progetto. La prospettiva di vedere i lavori avviati nel 2025 si è sgretolata velocemente, e ciò che rimane è solo un desolante “forse dal 2028”, almeno per la tratta Albairate-Abbiategrasso.

Ma cosa significa questo per i pendolari? Chi affronta quotidianamente il tragitto sulla Milano-Mortara conosce bene le difficoltà: treni sovraffollati, ritardi cronici e un servizio che non rispecchia minimamente le necessità di chi si sposta per lavoro o studio. Un secondo binario avrebbe rappresentato una boccata d’ossigeno per una tratta ormai satura. Invece, l’inizio dei lavori continua a essere rinviato come una meta irraggiungibile, mentre i disagi aumentano.

L’annosa questione del raddoppio dei binari non riguarda solo tempistiche posticipate, ma anche un evidente disaccordo territoriale. Aggio sottolinea come la decisione di concentrarsi sul tratto Albairate-Abbiategrasso “faccia perdere tempo prezioso, soprattutto perché alcuni territori non sono convinti dell’opera”. L’associazione Mimoal ritiene invece che il raddoppio dovrebbe partire da Mortara, dove le condizioni infrastrutturali sarebbero “più favorevoli”. Ma, anche qui, si assiste a un rimpallo di responsabilità e a una mancanza di visione a lungo termine.

Se da un lato la tratta tra Albairate e Mortara è stata ignorata nel nuovo piano di Rfi, dall’altro non si può fare a meno di notare che gli investimenti previsti sembrano orientarsi verso altre opere, distogliendo fondi dal progetto. I 120 milioni di euro inizialmente destinati al raddoppio sono stati dirottati verso altre infrastrutture, un fatto che aggrava ulteriormente la situazione. Anche le promesse legate all’eliminazione dei passaggi a livello e alla realizzazione di nuove infrastrutture ad Abbiategrasso, come binari aggiuntivi e un sottopasso, sembrano ora lontane dal realizzarsi.

Recentemente, alcuni consiglieri regionali avevano cercato sponda nel ministro Salvini per ottenere fondi già dal 2025, suscitando l’illusione che i lavori potessero finalmente decollare. Tuttavia, la realtà è ben diversa. Per i pendolari, abituati a viaggiare su una linea che sembra sempre più abbandonata, questa è solo l’ennesima promessa disattesa. E, come Aggio sottolinea con amara ironia, le uniche cose che arrivano puntuali sono le chiacchiere.

Difficile dire cosa riserva il futuro per la Milano-Mortara-Alessandria. Se il piano commerciale di Rfi non prevede investimenti fino al 2028, è legittimo chiedersi se questa data verrà nuovamente posticipata o se, finalmente, si metterà mano a un progetto che sembra destinato a rimanere nel limbo. Intanto, i pendolari continueranno a salire su treni sovraffollati e a viaggiare su una tratta sempre più afflitta da ritardi, mentre le promesse infrastrutturali si dissolvono come i binari di un sogno che continua a sfuggire.

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