21 Ottobre 2024
14:01
Qualità della vita e nutrizione: il San Matteo partecipa a uno studio innovativo
PAVIA – Una nuova sperimentazione oncologica presso il San Matteo di Pavia si concentra sul ruolo della nutrizione nel migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da tumore del pancreas metastatico. Lo studio, coordinato dal Dottor Mauro Moroni, coinvolge 51 pazienti in trattamento chemioterapico e mira a testare l’efficacia dell’integratore naturale Synchro Levels. Il tumore del pancreas metastatico rappresenta una delle neoplasie più aggressive, con un impatto devastante sul metabolismo e il benessere generale dei malati. I pazienti arruolati nello studio, suddivisi in due gruppi, riceveranno l’integratore o un placebo, senza che né loro né i medici conoscano il tipo di trattamento ricevuto.
La sperimentazione si distingue per l’utilizzo di un protocollo in doppio cieco, che garantisce rigore scientifico e obiettività dei risultati. Gli ospedali lombardi coinvolti, tra cui il San Matteo, partecipano attivamente a questa ricerca, che esplora non solo il potenziale nutrizionale del Synchro Levels, ma anche eventuali effetti positivi sul decorso della malattia. La composizione dell’integratore, basata su peptidi di pesce, vitamine e minerali, è stata già oggetto di studi precedenti, che hanno mostrato miglioramenti significativi in pazienti oncologici, suscitando grande interesse nella comunità scientifica.
L’obiettivo del trial è duplice: migliorare lo stato nutrizionale dei pazienti e verificare se una nutrizione più bilanciata possa ridurre la tossicità dei trattamenti e migliorare le loro condizioni generali. La possibilità che Synchro Levels possa influenzare positivamente anche i processi epigenetici delle cellule tumorali apre prospettive promettenti nel campo dell’oncologia. Sebbene tali effetti siano ancora in fase di esplorazione, lo studio rappresenta un passo importante verso un approccio terapeutico che tenga in considerazione la nutrizione come elemento cardine nella lotta contro il cancro.
Il progetto, che vede il coinvolgimento di centri oncologici di eccellenza, riflette l’evoluzione delle terapie oncologiche, dove la cura della malattia non si limita alla lotta contro il tumore, ma si estende alla qualità della vita del paziente.