Autore Redazione
lunedì
4 Novembre 2024
12:11
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Cronaca - Pavia

Pavia, manifestazioni del 5 novembre: chiuso al traffico il Ponte Coperto

Pavia, manifestazioni del 5 novembre: chiuso al traffico il Ponte Coperto

PAVIA – Il Ponte Coperto chiuderà al traffico per accogliere le manifestazioni previste il 5 novembre, data che ogni anno riaccende tensioni tra gruppi opposti e mette alla prova l’ordine pubblico. Quest’anno due manifestazioni distinte riporteranno il dibattito nel centro della città: il presidio per commemorare Emanuele Zilli, organizzato dall’associazione Recordari, e il corteo antifascista. L’obiettivo del Comune è evitare scontri, garantendo un ordine pubblico già messo a dura prova nelle edizioni precedenti.

Le autorità hanno approvato misure di sicurezza straordinarie, imponendo divieti di sosta e transito in molte strade del centro. Il sindaco Michele Lissia ha chiesto formalmente che il corteo per Zilli non attraversi via dei Mille. Per rispondere a questa richiesta, il comitato per l’ordine e la sicurezza ha trasformato il corteo in un presidio statico in via Scapolla, vicino alla lapide che ricorda il giovane militante missino. Divieti di sosta e transito interesseranno anche altre zone strategiche di Borgo Ticino e del Lungoticino.

Piazza Italia accoglierà invece il raduno del corteo antifascista, che partirà alle 20:30 per dirigersi verso il ponte coperto attraverso Strada Nuova. Questa marcia, che intende ribadire l’opposizione al fascismo e difendere i valori costituzionali, arriva a sei anni di distanza dagli scontri che, proprio sul ponte coperto, avevano portato a un intervento violento delle forze dell’ordine contro i manifestanti. Le tensioni di quel giorno generarono un lungo iter giudiziario, conclusosi con prescrizioni e assoluzioni, ma che lasciò un segno profondo nella memoria della città.

Il sindaco Lissia ha preso posizione netta, dichiarando che “Pavia non offre spazio a nostalgie fasciste”. Nel suo intervento sui social, Lissia ha ricordato come la commemorazione per Zilli negli anni scorsi abbia spesso visto l’esposizione di simboli e gesti che, secondo lui, “evocano una nostalgia di ideologie che rifiutiamo con fermezza”. Ha ribadito il diritto di manifestare, ma ha precisato che tale diritto deve rispettare la Costituzione, le leggi e i principi democratici della Repubblica. Lissia ha definito “inaccettabile” che un quartiere venga “sequestrato” per celebrare rituali che richiamano il passato fascista e ha chiesto che il presidio di quest’anno si svolga senza simboli suprematisti, razzisti o fascisti, per evitare che i residenti siano costretti a vivere in un clima di “paura e disagio”.

Lissia ha inoltre espresso il proprio sostegno al corteo antifascista, ritenendolo una testimonianza dei valori democratici di libertà, giustizia, pluralismo culturale ed eguaglianza. Ha concluso invitando tutti i partecipanti a riflettere sui valori costituzionali, chiedendo di agire con rispetto verso la comunità pavese e i principi che la uniscono. Le forze dell’ordine monitorano da vicino l’evolversi della situazione.

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