5 Novembre 2024
10:46
L’ERC premia Massimiliano Guido (UniPV) per il progetto sul suono degli strumenti antichi
PAVIA – Il progetto REM@KE, ideato e coordinato dal professor Massimiliano Guido dell’Università di Pavia, ha ottenuto il Synergy Grant 2024 dell’European Research Council (ERC), uno dei riconoscimenti più prestigiosi e competitivi a livello europeo. L’iniziativa, selezionata tra oltre 500 proposte, ha superato una rigorosa valutazione che ha premiato il suo alto valore scientifico e il potenziale innovativo. Il finanziamento, superiore agli otto milioni di euro, consentirà al team di Guido di realizzare un ambizioso progetto interdisciplinare per ricostruire e comprendere il suono degli strumenti storici a tastiera.
Il progetto REM@KE, acronimo di Reconstructing Embodied Musical sound At the Keyboard, rappresenta “un ponte tra passato e futuro”, ha spiegato Guido, poiché non si concentra solo sugli strumenti come oggetti da museo, ma anche su come vengono usati per fare musica. La ricerca approfondisce il rapporto tra strumenti, esecutori e costruttori, con l’obiettivo di recuperare le sonorità di strumenti antichi e di offrire nuove esperienze sonore tramite tecnologie avanzate. “Vogliamo capire come potevano suonare questi strumenti quando erano nuovi”, ha aggiunto Guido, “e come riproporli sia materialmente che virtualmente”.
Il Synergy Grant, dedicato a progetti che richiedono la cooperazione di scienziati di diverse discipline, premia ogni anno circa il 10% delle proposte presentate. Solo i progetti di “eccezionale rilevanza e complessità” ottengono questo riconoscimento. La competitività e la rilevanza del progetto REM@KE sono state ulteriormente rafforzate dalla collaborazione con esperti di fama internazionale come Andrea Schiavio, docente di scienze cognitive presso l’Università di York, e Joel Speerstra, specialista in prassi esecutiva su strumenti storici presso l’Università di Göteborg. “Abbiamo gettato le premesse di questo lavoro in anni di ricerca”, ha detto Guido, “e vedere questo risultato è una soddisfazione incredibile, ma anche una grande responsabilità”.
REM@KE prevede di combinare risorse tecnologiche, come modellazioni digitali e acustiche, con una profonda esplorazione delle tecniche di costruzione e di esecuzione storiche. La piattaforma che verrà creata offrirà una banca dati digitale accessibile a ricercatori e al pubblico, dove ogni strumento sarà documentato in forma tridimensionale e virtuale. Il progetto si avvale inoltre della collaborazione con istituzioni prestigiose, come il Metropolitan Museum di New York e il Westfield Center for Historical Keyboard Studies della Cornell University, confermando l’ambizione globale dell’iniziativa.
Guido ha voluto ringraziare l’Università di Pavia e, in particolare, il programma InRoad+ che ha sostenuto il progetto con “seminari e sperimentazioni pilota” durante la fase di preparazione. “Siamo onorati di poter portare avanti una visione condivisa”, ha concluso, “che cambierà le nostre discipline e coinvolgerà nuove generazioni di ricercatori, musicisti e appassionati”.