14 Novembre 2024
07:47
Mercoledì sportivo pavese: overtime crudele per la Elachem. Oltrepò saluta la Coppa Italia
PROVINCIA DI PAVIA – Il mercoledì sportivo pavese racconta una pagina di basket difficile da immaginare. La Elachem Vigevano scende in campo a Orzinuovi, in una partita dalle due facce. Inizia con tre quarti di assenza ingiustificata, va sotto di 20 punti e sembra avviarsi verso una disfatta epica. Poi, come svegliandosi da un lungo incubo, mette a segno 33 punti nel quarto finale, sfiora un’impresa da copertina, portando la gara ai supplementari. Qui però, un ultimo tiro decide il destino: sconfitta amara e rimpianti che pesano come macigni. Stefanini, protagonista di una serata schizofrenica, segna sette punti nei primi tre quarti, poi si trasforma nell’ultimo periodo con quattordici punti. Scena paradossale: un finale pirotecnico non cancella però i 54 punti concessi a metà gara. Ora si riparte, destinazione Udine. Coach Pansa si trova di fronte a un bivio: esiste una cura per questa squadra dal rendimento altalenante?
Inizia la partita. Orzinuovi va avanti, Vigevano insegue con difficoltà. Oduro schiaccia, il pubblico esplode per l’8-8, ma è solo una scintilla. Peroni firma il vantaggio, risposta immediata di Williams con una tripla morbida. Vigevano barcolla, perde palloni, si sgretola sotto i colpi dei padroni di casa. Devoe sale in cattedra, schiaccia e trascina. Pansa chiama timeout, cerca una soluzione. Guariglia colpisce dall’angolo, segna da tre e aumenta il vantaggio (27-15). Il primo quarto si chiude con un canestro di Taflaj, illusione di ripresa. Si riparte e ancora Taflaj prova a suonare la carica (27-21), ma il resto del gruppo sembra smarrito. Costi dalla distanza aumenta il divario, Pepe segue l’esempio, Vigevano affonda.
Il secondo quarto diventa un déjà vu di Verona. Sbagli, palloni persi, difesa assente. Orzinuovi non regala sconti, anzi aumenta la pressione. Costi gioca con sicurezza, mette a segno un gioco da tre punti. Orzinuovi vola, tocca il +20. La sirena di metà partita suona, Vigevano in svantaggio netto: 64-37. La sensazione di un’altra serata da dimenticare cresce. Il terzo quarto non migliora la situazione. Orzinuovi continua a martellare, guadagna punti dentro e fuori l’area. Vigevano risponde poco e male, immagini di una squadra in affanno, incapace di contenere. Spot mentale: Cimabue dell’antico spot che sbagliava due cose per una giusta. Ma qui il gigante buono non arriva a sistemare nulla.
Ultimo quarto, Vigevano sembra rinascere. Parziale fino a -11 (82-71), Orzinuovi sbaglia, Vigevano ci crede. Bertini, però, risveglia i fantasmi con la decima tripla (87-73). Mack reagisce, ne segna due di fila, riporta la squadra a -6. Adrenalina pura, Stefanini continua a spingere, infila i liberi, poi la tripla: parità. Orzinuovi non molla, Pepe segna un canestro impossibile (91-88). Timeout Pansa, Stefanini risponde con un altro tracciante. Supplementari. Qui si consuma il dramma. Orzinuovi tiene, Vigevano si avvicina, tenta la tripla per il pareggio. Sbaglia. Mack ha l’ultimo pallone, la chance per il secondo overtime, ma lo spreca. Rimpianti infiniti e mani nei capelli per il roster della Elachem.
Nel calcio, l’Oltrepò chiude la sua avventura in Coppa Italia al “Parisi” di Voghera, dove il Piacenza si impone 2-0 nella ripresa mettendo fine alla corsa dei biancorossi. Gli emiliani avanzano ai sedicesimi e oggi scopriranno il loro prossimo avversario. La gara si sposta a Voghera per motivi di ordine pubblico, con la questura che vieta l’uso del San Contardo di Broni. Partita che parte con un brivido: al primo minuto De Rinaldis, numero 10 dell’Oltrepò, in un contrasto di gioco cade a terra dopo aver picchiato la testa. Attimi di paura, poi si rialza con il ghiaccio sulla nuca e chiede di tornare in campo. Ripreso il gioco, il Piacenza prende ritmo e spinge, mentre l’Oltrepò si affida a ripartenze e al lavoro di Villoni e Boffini, entrambi protagonisti con la loro esperienza. Al 5’ Cavallotti si insinua in area ma senza esito. Il Piacenza cresce con Santarpia e Russo, ma la prima frazione termina senza reti. La ripresa vede l’Oltrepò sfiorare il vantaggio, ma il rigore trasformato da Iocolano e la punizione precisa di Recino decidono il match. Oltrepò esce dalla Coppa e pensa al campionato, dove proverà a riscattarsi.
Si dice che il calcio sia semplice: “Bisogna segnare un gol più degli avversari” diceva Johan Cruyff. Ma le serate come queste dimostrano che tra il dire e il fare c’è di mezzo tutto, e a volte pure l’impossibile.