23 Novembre 2024
12:52
Gli avvocati di Max Pezzali scrivono al sindaco: «Non premiate Repetto»
PAVIA – A Pavia il Sansirino di quest’anno fa rumore. Non quello delle fan che cantano Nord Sud Ovest Est, ma quello degli avvocati. La missiva giunta il 6 novembre sul tavolo del sindaco Michele Lissia non era un invito a una festa degli anni Novanta. Perché gli avvocati di Max Pezzali, voce storica degli 883, hanno chiesto ufficialmente al Comune di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto.
I motivi? Secondo i legali, premiare Repetto come ex 883 confonde. Nella lettera, citazioni legali si alternano a considerazioni musicali. “Repetto, affermano, ha lasciato il gruppo troppo presto per rappresentarlo davvero”. Le hit che hanno fatto cantare mezza Italia sarebbero merito esclusivo di Pezzali. E qui scatta la nota legale: il nome “883” è marchio registrato e al centro di una causa tra Pezzali e Claudio Cecchetto, l’uomo dietro il successo della band.
Nel frattempo, giovedì sera la conferenza dei capigruppo si è riunita per scremare i 29 candidati al Sansirino. La missiva è stata letta, discussa e messa da parte. Le ragioni di Max non hanno convinto. Bloccare la candidatura di Repetto sarebbe stato un segnale complicato da giustificare. E dal Comune, per ora, filtra solo un “no comment”. Il nome è rimasto tra i dodici che il Consiglio comunale discuterà lunedì 9 dicembre.
Mauro Repetto, il cantante ballerino più famoso degli anni Novanta, non si è fermato. Dopo la separazione dagli 883, ha vissuto di viaggi, esperienze e qualche riflettore occasionale. L’ultimo lo deve alla serie Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883, che ha riacceso l’interesse sul duo. Da lì la candidatura al Sansirino.
Il consigliere Pietro Alongi, tra i promotori della benemerenza, ha spiegato che Repetto, con il tour teatrale Alla ricerca dell’Uomo Ragno, avrebbe “riportando Pavia sulle cronache nazionali”. La nostalgia per gli 883 si è trasformata in una petizione cittadina per chiedere una reunion del gruppo.
Repetto, nelle interviste alla stampa, ha parlato di amicizia, montagne e sogni condivisi. La sua versione dei fatti non include polemiche. Al contrario, evoca una visione romantica di un passato che, pur distante, è ancora vivo nei cuori di molti.
Il Comune, dal canto suo, non si è lasciato intimidire. La consegna del premio si terrà il 9 dicembre, e i consiglieri sembrano intenzionati a procedere. Non è escluso che, sullo sfondo, qualcuno veda in questa disputa una metafora più ampia: un passato che cerca di resistere, un presente che vuole reinventarsi, e una città che, per una volta, si ritrova al centro dell’attenzione nazionale.
Mentre il pubblico attende di sapere se Repetto sarà tra i premiati, una domanda implicita sembra risuonare tra le vie di Pavia: la nostalgia è un valore da premiare o un peso da superare? Max Pezzali, che 29 anni fa ha ricevuto lo stesso riconoscimento, sembra suggerire la seconda strada. Ma il tempo, si sa, ama i ritorni in scena. E questa storia sembra pronta per un nuovo capitolo, forse cantato, forse recitato, ma sicuramente applaudito.
Finché ci saranno una Pavia, un palco e un premio, gli 883 non smetteranno di dividere e unire. Come tutte le leggende della musica, destinate a non svanire mai.