3 Dicembre 2024
07:30
Freddo nelle scuole, sindaco di Belgioioso: “Esterrefatti dalla risposta della Provincia”
PROVINCIA DI PAVIA – Un problema agli impianti di riscaldamento porta gli studenti pavesi a una protesta che gela le aule e scalda gli animi. Da Vigevano a Pavia, da Mortara e Belgioioso, i giovani siedono sui banchi in giacche e sciarpe, ma le loro richieste non trovano il calore di risposte risolutive. La questione arriva fino ai consiglieri provinciali del gruppo “La Casa dei Comuni”, che spingono per chiarimenti e azioni da parte della Provincia. Le parole, però, non bastano a combattere il gelo.
A Belgioioso è il sindaco e consigliere Fabio Zucca ad accendere il dibattito. È lui a firmare un’interrogazione che vuole indagare lo stato degli appalti per la gestione del calore e le strategie future della Provincia. “I numeri ci sono”, secondo Zucca. “Oltre due milioni di euro” la cifra stanziata per un sistema di manutenzione che, a quanto pare, si scontra con il muro della realtà. I ragazzi restano al freddo e i contratti sembrano funzionare solo sulla carta.
La risposta arriva, ma non convince nessuno dei destinatari. Il presidente della Provincia, Giovanni Palli, snocciola capitolati e interventi promessi entro il fine settimana. Una precisione cronometrica che si dissolve nell’aria gelida delle aule. L’interrogativo, dunque, rimane: questi interventi, annunciati con tanto di cifre e dettagli, dove si perdono? Gli studenti non chiedono miracoli, ma termostati che superino il livello “Antartide”.
Nel frattempo, il Presidente della Provincia guarda avanti. Sessanta milioni di euro di finanziamenti sono l’obiettivo dichiarato dalla Provincia per una riqualificazione completa degli edifici scolastici. Propositi ambiziosi che però, per ora, si perdono nel limbo delle ipotesi. I fondi, di fatto, non ci sono, e gli studenti nel frattempo continuano a indossare i cappotti.
La vicenda assume contorni che sfiorano il paradosso. Zucca non risparmia critiche e sottolinea la distanza tra le promesse e i fatti. Chiede un salto di qualità che sembra, al momento, un’impresa titanica. I banchi restano freddi e il termometro non mente. Da Mortara a Vigevano, passando per Pavia, le storie si ripetono. Vecchi impianti di riscaldamento, strutture vetuste, interventi che sembrano rattoppi su una coperta troppo corta. La transizione ecologica, tanto evocata, resta un miraggio.
Non bastano le risposte formali. I consiglieri provinciali di “La Casa dei Comuni” insistono: servono azioni, non propositi. Marcello Infurna, capogruppo, parla chiaro. “Le scuole non possono continuare a essere luoghi dove si impara più sulla resistenza al freddo che sulle materie scolastiche”, sottolinea. E la tensione sale quando si discute dei tempi. Gli studenti attendono risposte da settimane, mentre gli uffici provinciali sembrano muoversi al ritmo di un inverno che non finisce mai.
Intanto, i giovani non mollano. Scioperano in Strada Nuova, manifestano, scrivono cartelli e lettere. Chiedono una scuola che funzioni, un ambiente che consenta di studiare senza dover lottare contro il gelo. Vogliono risposte concrete. La Provincia, però, si muove come un vecchio impianto di riscaldamento: lentamente, con promesse di riparazioni che non arrivano mai in tempo.
Le ultime parole di Zucca suonano come una condanna: “Esterefatti dalle risposte della Provincia”. Parole che riassume il sentimento diffuso. Le aule, intanto, restano fredde. E il futuro, se continua così, rischia di congelarsi insieme alle speranze di chi, ogni mattina, si siede su quei banchi.
Foto di Brigitte Tome by Pexels