Milano: addio a Paolo Pillitteri. Fu sindaco di Milano dal 1986 al 1992

MILANO – Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano dal 1986 al 1992, è morto nel giorno del suo 84esimo compleanno. L’annuncio arriva dal figlio Stefano, che ha condiviso il ricordo del padre sui social. Figura di spicco del Partito Socialista Italiano negli anni Ottanta e Novanta, Pillitteri ha ricoperto incarichi di rilievo nella politica nazionale e locale.

La carriera politica inizia con l’elezione a deputato nel 1983 e prosegue con il ruolo di sindaco di Milano, succedendo a Carlo Tognoli. Durante il mandato, guida una giunta comunale inizialmente in alleanza con la Democrazia Cristiana, per poi varare una coalizione inedita con il Partito Comunista Italiano e la Federazione dei Verdi. Nelle elezioni comunali del 1990 ottiene un significativo consenso personale, consolidando il Partito Socialista come forza politica di riferimento a Milano.

La sua vita politica si intreccia con le vicende di Mani Pulite. Nel 1992 riceve un avviso di garanzia per ricettazione e, nel 1996, viene condannato in via definitiva. Accanto all’impegno politico, sviluppa una carriera come giornalista e autore, collaborando con testate come Avanti! e L’Opinione delle libertà. È stato anche docente di storia del cinema.

Numerosi i messaggi di cordoglio. Il deputato Alessandro Cattaneo ha ricordato il contributo di Pillitteri alla crescita della città. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha annunciato l’intenzione di rendere omaggio all’ex primo cittadino con una cerimonia a Palazzo Marino, compatibilmente con gli impegni istituzionali. Stefania Craxi lo ha definito “incarnazione autentica del socialismo riformista” e ha sottolineato il legame personale con la famiglia Craxi.