9 Dicembre 2024
05:44
Oltre 2.200 visitatori per la mostra “La vertigine delle liste vs L’ordine dei libri”
PAVIA – Si conclude con un lusinghiero bilancio la mostra La vertigine delle liste vs L’ordine dei libri, allestita nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia dall’11 ottobre al 27 novembre 2024: sono 2.223 i visitatori registrati e 23 le visite guidate effettuate dai curatori.
Un’esposizione dal concept originale, con ben 116 esemplari in mostra, in cui la vertigine delle “liste d’autore” del Centro Manoscritti dell’Università di Pavia, con testimonianze autografe di grandi scrittori e poeti del Novecento, si contrappone all’ordine dei cataloghi storici e dei rari e antichi volumi illustrati da preziose tavole della Biblioteca Universitaria.
A completamento e quasi a sintesi di questa ideale contrapposizione, le tavole dell’artista Daniele Ilariucci, appositamente realizzate in occasione della mostra: opere realizzate attraverso la tecnica del collage a partire da frammenti di libri, lettere e immagini, ricche di proprio come in una lista visiva.
«Il tema del confronto tra liste e cataloghi, tra vertigine e ordine, ha incuriosito e coinvolto i visitatori – commentano Antonella Campagna e Cesare Zizza del comitato scientifico – che attraverso la mostra hanno potuto anche avere un assaggio dello straordinario patrimonio librario e documentario conservato nella Biblioteca Universitaria e nel Centro Manoscritti dell’Università di Pavia»
«Tra gli esemplari che hanno riscosso maggiore successo – aggiungono le curatrici Maria Cristina Regali e Nicoletta Trotta – sono stati la lista di parole annotate da Umberto Eco per la traduzione degli Esercizi di stile di Queneau e il grande volume di Johann Remmelin del 1660, con magnifiche tavole anatomiche dove le parti del corpo possono essere sollevate per raggiungere gli organi sottostanti, molti completamente removibili».
Progettata dalla Biblioteca Universitaria di Pavia (Ministero della Cultura), dal Centro Manoscritti dell’Università di Pavia e da Compagnia della Corte, la mostra è stata realizzata grazie al contributo di Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Regione Lombardia, con il patrocinio del Comune di Pavia.
«Una delle novità di questo progetto è la sinergia tra pubblico e privato – spiega Vittorio Renuzzi di Compagnia della Corte. A differenza di quello che accade di solito, in cui un soggetto pubblico mette a disposizione gli spazi e il privato si occupa di opere, allestimenti e spese di gestione, questa iniziativa è stata pensata e gestita insieme, con l’obiettivo di dare evidenza al fondamentale ruolo della Biblioteca Universitaria e del Centro Manoscritti dell’Università nel mondo della valorizzazione dei Beni Culturali, rendendo accessibili al pubblico alcune delle meraviglie conservate qui a Pavia».