23 Gennaio 2025
20:47
Al San Matteo di Pavia il primo trapianto pediatrico di microbiota eseguito “in trasferta”
PAVIA – Al San Matteo di Pavia è stato eseguito il primo trapianto “in trasferta” di microbiota su un bambino. L’intervento è stato eseguito su un bambino di quattro anni affetto da una rara complicanza gastrointestinale post-trapianto di midollo osseo ed è stato possibile grazie alla collaborazione dei professionisti del Sant’Orsola di Bologna che, per la prima volta, hanno trasportato il microbiota fino a Pavia come un vero e proprio organo.
Il piccolo paziente per via delle sue precarie condizioni cliniche non poteva essere trasportato al Sant’Orsola per eseguire la procedura, ha spiegato Riccardo Masetti dell’Oncologia Pediatrica dell’IRCCS di Bologna, e così l’equipe, insieme a quella della Gastroenterologia diretta da Giovanni Barbara, ha raggiunto il Policlinico San Matteo di Pavia dove il piccolo era ricoverato da mesi. Il trapianto ha permesso di infondere “microbi buoni” per ristabilire l’equilibrio intestinale.
“Il trapianto di microbiota fecale è stato fondamentale per il nostro piccolo paziente, che soffriva da molti mesi da GVHD acuta refrattaria a tutte le precedenti terapie – ha sottolineato Marco Zecca, direttore SC Ematologia 2 -Oncoematologia Pediatrica della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo di Pavia – Il bambino ha risposto molto bene al trapianto e ora potrà finalmente affrontare, come ultimo passo, un delicato intervento chirurgico. La disponibilità e collaborazione dei colleghi di Bologna, che colgo l’occasione per ringraziare, sono state fondamentali per il nostro paziente”.
I trapianti di microbiota rappresentano un progresso importante nella cura di complicanze gravi. Ad oggi, infatti, il trapianto di microbiota è autorizzato solo per l’infezione da Clostridium difficile ricorrente o refrattario al trattamento antibiotico standard e applicarlo per la cura di patologie differenti, come in questo caso, richiede un particolare procedimento autorizzativo con il Centro Nazionale Trapianti. Per l’esecuzione di queste procedure, infatti, ogni singolo caso è stato discusso e autorizzato come esecuzione di trattamento sperimentale dal Comitato Etico territoriale e dal Centro Nazionale Trapianti. I clinici, inoltre, saranno presto impegnati nella conduzione di una sperimentazione clinica multicentrica per l’utilizzo del trapianto di microbiota nella cura dei bambini affetti da GvHD resistente ad altri trattamenti.
Solo pochi mesi fa, inoltre, era stato pubblicato su Blood, prestigiosa rivista internazionale in materia, uno studio dell’Oncoematologia Pediatrica dell’IRCCS che prova il collegamento tra il buon esito del trapianto e la salute del microbiota nei pazienti pediatrici. Si tratta del più grande studio al mondo per numero di casi studiati.