29 Gennaio 2025
13:59
Detenuto si toglie la vita nel carcere di Vigevano. Dall’inizio dell’anno già 9 suicidi nelle carceri italiane
VIGEVANO – Ancora una tragedia in carcere. Come denunciato dal sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, un detenuto di 55 anni si è tolto la vita nel carcere di Vigevano. Nonostante il soccorso immediato, l’uomo è morto in ospedale poco dopo. Con questo decesso, salgono a 9 i suicidi di detenuti dall’inizio dell’anno, oltre a un operatore. Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, è tornato quindi a chiedere attenzione e interventi per la grave crisi del sistema carcerario, che sconta sovraffollamento e la mancanza di risorse e personale. La Uilpa chiede anche misure emergenziali per fermare la crescente tragedia nelle carceri italiane.
“Il tanto sbandierato decreto carceri (infaustamente definito svuota-carceri) – sottolinea il Segretario della UILPA PP – palesemente, non ha prodotto alcun effetto tangibile e ora si scopre pure che la declamata possibilità d’ampliare il ricorso alle misure alternative, anche con l’introduzione dell’albo delle comunità, se e quando andrà in esecuzione, potrà interessare al massimo 206 detenuti all’anno. A fronte di un sovraffollamento in costante crescita e che fa già segnare 16mila ristretti oltre i posti disponibili, è come discutere del sesso degli angeli. Analogamente, le ripetutamente propagandate assunzioni nel Corpo di polizia penitenziaria, al cui reale fabbisogno mancano più di 18mila agenti, bastano a malapena a coprire il turn over, mentre nel contempo si ampliano i contingenti impiegati al difuori delle strutture penitenziarie e in uffici ministeriali”.
“La crisi del sistema d’esecuzione penale e, particolarmente, di quello inframurario è tale da richiedere misure di carattere emergenziale. Va deflazionata la densità detentiva, necessita potenziare urgentemente il Corpo di polizia penitenziaria, ai cui appartenenti continuano a essere negati diritti anche di rango costituzionale, serve assicurare l’assistenza sanitaria e vanno messe in campo riforme complessive. Politicamente e moralmente, occorre fermare la carneficina e restituire legalità alle carceri, per chi vi è ristretto e per chi, lavorandoci, cerca ogni giorno per come può di mettere una pezza alle moltissime falle, non sempre riuscendovi in un contenitore che fa acqua da tutte le parti“, conclude De Fazio.