Autore Redazione
domenica
16 Febbraio 2025
13:12
Condividi
Cronaca - Pavia

Telefonini e droga nel carcere di Pavia: blitz della Polizia Penitenziaria

Telefonini e droga nel carcere di Pavia: blitz della Polizia Penitenziaria

PAVIA – Blitz della polizia penitenziaria nel carcere di Pavia: sequestrati 6 telefoni cellulari e 200 grammi di hashish. A dare la notizia è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, per voce del Segretario della Lombardia Alfonso Greco. “Alcuni giorni fa è Stata effettuata una perquisizione straordinaria durante la quale sono state rinvenuti sei telefoni cellulari e 200 g di sostanze stupefacente di tipo hashish. Plauso del Sappe a tutto il personale di polizia penitenziaria della casa circondariale di Pavia, che nonostante le numerose difficoltà riesce con professionalità e spirito di sacrificio a garantire la sicurezza dell’istituto evitando l’introduzione di droga e cellulari”.

L’ingresso illecito di cellulari negli istituti è ormai un flusso continuo”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sappe. E ricorda che non è la prima volta che il Sappe chiede nuovi provvedimenti per inibire l’uso di strumentazioni tecnologiche nelle sezioni detentive. “Non si contano più i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi. Le vie d’ingresso diventano molteplici, non ultima anche quella aerea a mezzo droni che sempre più spesso vengono avvistati e intercettati – ha aggiunto Capece -. La cosa grave è che denunciamo queste cose ormai da 10 anni e nessuno ha ancora fatto qualcosa”, aggiunge il leader del primo Sindacato della Polizia Penitenziaria.

Le donne e gli uomini del Corpo sono quotidianamente impegnati nell’attività di contrasto all’introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. E nonostante la recente previsione di reato, nel Codice penale, per ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche come la schermatura delle sezioni detentive, delle celle e degli spazi nei quali sono presenti detenuti, all’uso dei telefoni cellulari e degli smartphone”.

Condividi