18 Febbraio 2025
05:36
Maugeri di Pavia capofila della ricerca europea per migliorare la chirurgia conservativa della mammella
PAVIA – Ha ufficialmente preso il via Spectra-BREAST, un innovativo progetto di ricerca che punta a rivoluzionare la chirurgia conservativa della mammella per il trattamento del tumore al seno, migliorando la capacità dei chirurghi di individuare cellule tumorali residue in tempo reale. Il progetto, finanziato dall’European Innovation Council con un investimento di 3 milioni di euro nell’ambito del programma Pathfinder Open 2024, avrà una durata di quattro anni e coinvolge sei istituzioni di eccellenza.
Un consorzio internazionale per un’innovazione in sala operatoria
Capofila del progetto è IRCCS Maugeri di Pavia, in collaborazione con NIREOS e CNR-IFN (Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Fotonica e Nanotecnologie) per lo sviluppo di tecnologie di imaging iperspettrale e spettroscopia, il Politecnico di Milano (POLIMI) per le competenze in ottica e robotica, RiverD, specializzata nell’uso della spettroscopia Raman in medicina, e la Universidad Politécnica de Madrid (UPM) per l’applicazione dell’intelligenza artificiale.
L’importanza del progetto nella lotta contro il tumore al seno
Secondo il Prof. Fabio Corsi, responsabile della Breast Unit di Maugeri, una donna su otto sviluppa un tumore al seno e la chirurgia conservativa è la prima scelta nei casi di malattia in stadio precoce. Tuttavia, la presenza di cellule tumorali residue nei margini chirurgici aumenta il rischio di recidive e richiede spesso un secondo intervento. Il Dott. Carlo Morasso, coordinatore del progetto, sottolinea come la nuova tecnologia, basata sull’uso della luce e completamente non invasiva, permetterà ai chirurghi di ricevere informazioni in tempo reale durante l’intervento, riducendo il rischio di reinterventi.
Come funziona Spectra-BREAST
Spectra-BREAST sfrutta la combinazione di imaging iperspettrale e spettroscopia Raman, integrati con robotica e intelligenza artificiale, per analizzare la composizione del tessuto tumorale. Durante l’intervento, la camera iperspettrale esegue una prima scansione per individuare le aree sospette, che vengono poi analizzate in modo più dettagliato dallo spettroscopio Raman. L’intelligenza artificiale elabora i dati e fornisce al chirurgo indicazioni precise sui margini di escissione. Il Politecnico di Milano, come spiega il Prof. Dario Polli, lavorerà per creare un dispositivo chiavi in mano, che permetterà ai chirurghi di visualizzare i tessuti su uno schermo con falsi colori per distinguere le aree tumorali.
Fasi del progetto e prospettive future
Il progetto si sviluppa in tre fasi: una prima di sviluppo tecnologico della durata di 18 mesi, seguita da una fase di addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale, e infine una fase di validazione clinica su un campione di circa 100 pazienti presso IRCCS Maugeri.
Secondo Renzo Vanna, responsabile dell’unità CNR-IFN di Milano, Spectra-BREAST rappresenta un’opportunità unica per avvicinare queste tecnologie alla pratica clinica. L’obiettivo finale è sviluppare un dispositivo brevettato che possa essere testato in ambito clinico e, nel lungo periodo, reso disponibile sul mercato per migliorare l’efficacia e la sicurezza della chirurgia del tumore al seno.
Spectra-BREAST nasce dall’unione tra ricerca clinica e tecnologie ottiche, con l’ambizione di offrire strumenti più avanzati e meno invasivi per il trattamento del tumore al seno, migliorando la qualità della vita delle pazienti e l’efficacia delle terapie chirurgiche.