Autore Redazione
martedì
4 Marzo 2025
08:55
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Cronaca - Pavia

Economia: Provincia di Pavia affaticata, vanno meglio Cremona e Mantova

Economia: Provincia di Pavia affaticata, vanno meglio Cremona e Mantova

PAVIA – Il quarto trimestre dell’anno segnala una situazione poco brillante del Pavese sul fronte economico a differenza del Cremonese e Mantovano, capaci di resistere meglio. L’analisi è stata effettuata dal Servizio Promozione e Informazione Economica della nuova Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia. Allo stesso modo, emerge una ripresa degli ordinativi esteri per il mantovano e il cremonese con un calo nel pavese. Nella classifica regionale la maggior parte delle province lombarde si colloca in territorio positivo con Cremona e Mantova che occupano rispettivamente il terzo e quinto posto; troviamo invece Pavia in quart’ultima posizione.

Nonostante alcuni segnali di ripresa che riguardano i territori di Mantova e Cremona, i dati relativi all’ultimo trimestre dell’anno, anche a livello lombardo, mantengono alto il clima di incertezza, anche a causa della fase di stagnazione per il comparto industriale che ha caratterizzato tutto il resto dell’anno” afferma il Presidente della Camera di Commercio di Cremona, Mantova e Pavia, Gian Domenico Auricchio. “Un andamento che trova conferma anche nel sentiment degli imprenditori, caratterizzato ancora da un clima di profonda incertezza che si rispecchia nei dati sugli investimenti, previsti in rallentamento per il 2025. A pesare su questi dati è in parte la situazione relativa al commercio internazionale, che vede il perdurare di segnali di debolezza che incidono negativamente sulla fiducia delle imprese e degli investitori. A ciò si aggiunge il delicato contesto internazionale con i fronti di guerra ancora aperti e l’incertezza sulle misure relative alle politiche economiche. Come già sottolineato nella precedente analisi, la nuova Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia riunisce un elevato numero di imprese, tanto da essere la terza struttura per dimensioni della Lombardia. Il tessuto imprenditoriale è composto per lo più da aziende di piccole e medie dimensioni, ma ben strutturate e abituate a confrontarsi abitualmente con i mercati esteri. Il nostro Ente prosegue la sua azione di supporto alle imprese, soprattutto allo scopo di accrescere e affermare la loro competitività, sia sul territorio nazionale sia, soprattutto, sul fronte internazionale, con particolare attenzione alla trasformazione digitale ed ecologica che è necessario abbracciare e inseguire”.

Relativamente alla provincia di Pavia, la variazione tendenziale della produzione, quindi con confronto rispetto allo stesso periodo del 2024, vede un calo del -0,1%. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia una contrazione anche degli ordini esteri (-4,6%) e degli ordini interni (-6,1%) mentre il fatturato totale cresce del +1%. Per quanto concerne le aspettative per il primo trimestre del 2025, tra gli imprenditori pavesi emerge complessivamente un clima di incertezza sul fronte della domanda interna e del fatturato, con una sostanziale stabilità per la domanda estera.

Nel quarto trimestre 2024 risulta in calo anche il comparto artigianale, con una diminuzione tendenziale della produzione pari al -3,2%, accompagnata da un segno meno anche del fatturato (-5,1%). In questo caso le aspettative per i primi mesi del 2025 sono prevalentemente di forte incertezza, con una stabilità prevista solo sul fronte della domanda estera.

Per la provincia di Cremona, considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2023, il territorio vede una crescita del +1,3%. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia una ripresa degli ordini esteri (+9,1%), mentre calano il fatturato totale (-1,7%) e gli ordini interni (-1,5%). Per quanto concerne le aspettative per il primo trimestre del 2025, per gli imprenditori cremonesi prevale un sentiment positivo per tutti gli indicatori.

Nel quarto trimestre 2024 risulta in ripresa anche il comparto artigianale della provincia di Cremona: la produzione registra un aumento tendenziale del +1,2, così come emerge segno più per il fatturato (+0,1%).  In questo caso le aspettative per il primo trimestre del 2025, sono prevalentemente di incertezza, con una ripresa prevista solo sul fronte della domanda estera.

Per quanto riguarda la provincia di Mantova, considerando le variazioni tendenziali della produzione, quindi con confronto allo stesso periodo del 2024, il territorio vede una ripresa del +1%. Sempre tenendo presente le variazioni tendenziali, si evidenzia un aumento anche del fatturato totale (+0,8%), degli ordini interni (+1,3%) e degli ordini esteri (+3,9%). Per quanto concerne le aspettative per i primi mesi del 2025, per gli imprenditori mantovani emergono aspettative prevalentemente in territorio negativo, con la sola eccezione sul fronte dell’occupazione.

Nel quarto trimestre 2024 risulta in ripresa anche il comparto artigianale: la produzione artigiana mantovana registra un aumento tendenziale del +6,7%, così come una ripresa del fatturato (+4,4%).  Le aspettative degli artigiani per il primo trimestre del 2025, sono tuttavia complessivamente di incertezza.

Analizzando il territorio regionale nel suo complesso, la Lombardia vede una ripresa della produzione manifatturiera del +0,2%, così come risultano in crescita gli altri indicatori: fatturato (+1,3%), ordini interni (+1%) e ordini esteri (+4,1%). Nel dettaglio delle attività economiche, relativamente alla media regionale, negli ultimi del 2024 emerge un andamento contrastante a seconda dei vari comparti: aumenti si registrano per la chimica, gli alimentari, l’abbigliamento, i minerali non metalliferi e il legno-mobilio; in contrazione invece la gomma-plastica, la meccanica, la siderurgia, la carta-stampa, i mezzi di trasporto, il tessile e le pelli-calzature. Per quanto concerne le aspettative per il primo trimestre del 2025, per gli imprenditori lombardi emerge complessivamente un clima di incertezza per tutti gli indicatori, con la sola eccezione della domanda estera.

Sul fronte dell’artigianato lombardo la produzione registra un +0,4%; segno più anche per il fatturato (+0,6%). Le aspettative degli artigiani lombardi per i primi mesi del 2025, vedono complessivamente un sentiment di incertezza, soprattutto sul fronte della produzione, della domanda interna e del fatturato.

Come è solita fare nell’ultimo trimestre dell’anno, l’indagine congiunturale ha analizzato anche la dinamica degli investimenti effettuati nel corso del 2024.

Per quanto riguarda il comparto industriale relativo alla provincia di Cremona, il 63% delle imprese ha compiuto investimenti. Si tratta di una percentuale più alta rispetto al 2023, quando era pari al 57,8%. In leggera contrazione, invece, la percentuale di aziende che prevedono di realizzare investimenti nel 2025: 58,9%.

Gli investimenti effettuati, in termini di valore, hanno riguardato principalmente i macchinari (68%), seguiti dai fabbricati (19,3%) e dall’informatica (2,6%); un’altra parte è destinata agli investimenti di tipo immateriale: consulenza R&S (1,4%), software (1,9%) e brevetti (0,5%). Nel complesso, la quota degli investimenti sul fatturato è stata pari al 6,1%, in ripresa se confrontato con quello del 2023 pari al 4,3%. Alla base dei nuovi investimenti prevalgono esigenze legate al rinnovamento di impianti produttivi obsoleti, seguite da una volontà di aumentare la capacità produttiva. Altri obiettivi di investimento sono la ricerca di risparmio energetico e/o autoproduzione di energia e l’internazionalizzazione dell’impresa.

Relativamente alla provincia di Mantova, il 62,5% delle imprese industriali ha compiuto investimenti, percentuale in linea con quanto avvenuto nel 2023. In leggera contrazione, invece, la percentuale di aziende che prevedono di realizzare investimenti nel 2025: 60,4%.

Gli investimenti effettuati, in termini di valore, hanno riguardato principalmente i macchinari (72,9%), seguiti dai fabbricati (14,1%) e dall’informatica (2,9%); un’altra parte è destinata agli investimenti di tipo immateriale: consulenza R&S (1,1%), software (3,1%) e brevetti (1,4%). Nel complesso, la quota degli investimenti sul fatturato è stata pari al 5,8%, in leggero calo se confrontato con quello del 2023 pari al 6,1%. Alla base dei nuovi investimenti prevalgono esigenze legate al rinnovamento di impianti produttivi obsoleti, seguite da una volontà di aumentare la capacità produttiva, così come la ricerca di risparmio energetico e/o autoproduzione di energia.

Per quanto riguarda il comparto industriale relativo alla provincia di Pavia, il 57,7% delle imprese ha compiuto investimenti nel 2024. Si tratta di una percentuale più alta rispetto al 2023, quando era pari al 53,5%. In leggera contrazione, invece, la percentuale di aziende che prevedono di realizzare investimenti nel 2025: 51,2%.

Gli investimenti effettuati, in termini di valore, hanno riguardato principalmente i macchinari (72,5%), seguiti dai fabbricati (8,7%) e dall’informatica (2,8%); un’altra parte è destinata agli investimenti di tipo immateriale: consulenza R&S (4%), software (1,3%) e brevetti (0,5%). Nel complesso, la quota degli investimenti sul fatturato è stata pari al 7,8%, in ripresa se confrontato con quello del 2023 pari al 5,2%. Alla base dei nuovi investimenti prevalgono esigenze legate al rinnovamento di impianti produttivi obsoleti, seguite da una volontà di aumentare la capacità produttiva e dalla ricerca di risparmio energetico e/o autoproduzione di energia e l’internazionalizzazione dell’impresa. Altre motivazioni sono quelle di diversificare l’attività produttiva, di attivare un nuovo business o potenziare l’attività e di ricercare nuovi mercati.

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