6 Marzo 2025
18:10
Discriminazione dei laboratori di Coming-Aut. Assessorato sospende tutte le attività: “Per dimostrare cosa vuol dire colpire una minoranza”
PAVIA – Tutti i laboratori e le attività voluti dalle scuole dell’associazione Coming-Aut sono stati sospesi e con queste anche quelli delle altre realtà. Le polemiche emerse in questi giorni su ipotetiche “teoria gender” o “propaganda gender”, “qualcosa che non esiste e non ha basi scientifiche”, hanno indotto l’Assessorato alle Pari opportunità del Comune di Pavia a prendere una decisione che investe tutte e tutti, senza distinzioni. Una posizione forte e netta per “dimostrare nella pratica cosa succede quando si decide di colpire una minoranza censurandone la voce“. Questa scelta è stata spiegata in una lettera netta e pubblica:
“In queste settimane l’attenzione mediatica è stata rivolta al progetto “Far bene per star bene”, promosso dallo Sportello Antidiscriminazioni, coordinato dall’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Pavia. In particolare, come ampiamente diffuso da varie testate giornalistiche e sui social, è stata messa in discussione la conduzione dei laboratori, negli istituti scolastici della città e zone limitrofe, da parte dell’Associazione Coming-Aut. Si è parlato di “teoria gender” o di “propaganda gender”, ancora una volta, si è parlato di qualcosa che non esiste e non ha basi scientifiche.
Ancora una volta, lo Sportello Antidiscriminazioni si è fermato per riflettere insieme per capire cosa fare e a come ciascuna associazione e cooperativa, membri dello Sportello, si sia sentita in queste settimane. Alla fine di questo processo abbiamo semplicemente fatto i conti con chi siamo – chi scegliamo di essere – e proviamo a spiegarlo.
Si tratta di enti che quotidianamente mettono a disposizione le proprie competenze a favore dell’altr*, considerando ogni persona nel complesso delle sue identità come portatrice di diritti. Il fatto stesso che esista uno sportello che si chiama “antidiscriminazioni” è indicativo di quanta necessità ci sia in questo Paese di realtà che promuovano responsabilità politiche e sociali di pubblico rispetto e pari opportunità.
Mettere in discussione la competenza di un’associazione dello Sportello sulla possibilità di esprimersi su temi che invitano alla conoscenza e al rispetto di ogni declinazione identitaria – in ottica intersezionale – vede una risposta che coinvolge tutte le associazioni e le cooperative dello Sportello Antidiscriminazioni. Siamo tutt* portator* dello stesso pensiero: ogni identità ha pari diritto di esistenza in quanto espressione valida della variabilità umana e le differenze rappresentano la ricchezza di questa variabilità.
Di contro, stigmatizzazione e patologizzazione identitarie sono a tutti gli effetti discriminazioni e per questo motivo, al momento tutti i laboratori già prenotati e voluti dalle scuole, sono momentaneamente sospesi, anche quelli delle altre associazioni e cooperative, perché siamo un corpo unico, guidato dal Comune, che agisce contro tutte le discriminazioni. Con questo gesto di protesta dimostriamo nella pratica cosa succede quando si decide di colpire una minoranza censurandone la voce”.