Autore Redazione
mercoledì
21 Maggio 2025
16:03
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Cronaca - Pavia

Caso Garlasco: colore impronta Sempio è da reagente, procura ‘no sangue’

Caso Garlasco: colore impronta Sempio è da reagente, procura ‘no sangue’

PAVIA – L’impronta attribuita dalla procura di Pavia ad Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi, non è insanguinata. La parola sangue non compare mai nelle oltre venti righe con cui il procuratore Fabio Napoleone smentisce questo dato e invita alla prudenza. La traccia palmare lasciata sulla parete della villetta di via Pascoli non è databile quindi non è necessariamente legata all’omicidio della ventiseienne, inoltre il corpo di Chiara Poggi, gettato sulle scale che portano in cantina, scivola per diversi gradini fermandosi quando ne mancano solo tre, quindi distante dal punto in cui l’assassino getta il corpo della vittima.

I consulenti tecnici sono stati incaricati dalla Procura di svolgere nuovamente gli accertamenti dattiloscopici – già eseguiti dal Ris di Parma – “su tutte le impronte all’epoca dei fatti non attribuite o ritenute ‘non utili’, in tempi brevi hanno concluso che, alla luce della nuove potenzialità tecniche a disposizione, sia hardware che software, l’impronta 33, evidenziata mediante l’impiego delle ninidrina, è stata lasciata dal palmo destro di Andrea Sempio, per la corrispondenza di 15 minuzie dattiloscopiche”.

L’impronta fotografata e analizzata nel 2007 – grattando l’intonaco dal muro con un bisturi – è stata sottoposto ad esame e l’obti test, l’esame più specifico per cogliere la presenza di sangue umano, ha dato “esito negativo”. E su questa impronta catalogata con il numero 33 la Procura di Pavia “sta procedendo ad ulteriori investigazioni”. La presenza di quella impronta è stata chiesta a Marco Poggi, il fratello della vittima sentito ieri come testimone, il quale ha spiegato che l’amico Andrea Sempio si muoveva indisturbato nella villetta di via Pascoli.

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