23 Maggio 2025
08:59
Pavia in affanno: industria e artigianato arretrano nel primo trimestre 2025
PROVINCIA DI PAVIA – Nel primo trimestre del 2025, l’economia pavese si distingue in negativo all’interno del panorama produttivo lombardo. L’analisi congiunturale condotta dalla Camera di Commercio di Cremona-Mantova-Pavia fotografa una situazione critica per la provincia di Pavia, che si colloca in penultima posizione nella classifica regionale per performance industriale.
A colpire è la contrazione generalizzata dei principali indicatori economici. La produzione industriale segna un calo tendenziale del -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, accompagnata da una riduzione degli ordini interni (-3,2%) e, in misura ancor più marcata, del fatturato (-4,3%). Unico dato in controtendenza è quello degli ordini esteri, in lieve crescita del +2,3%, segnale di una possibile tenuta sui mercati internazionali, pur insufficiente a invertire la tendenza generale.
Il comparto artigianale non riesce a offrire un appiglio di solidità: la produzione artigiana cala del -2,6%, e le aspettative per il secondo trimestre sono contrassegnate da forte incertezza. Anche se si registrano lievi incrementi nel fatturato (+1,1%) e negli ordinativi totali (+0,1%), gli imprenditori locali restano prudenti e preoccupati.
Il contesto è reso ancor più difficile dal rallentamento del commercio internazionale e dall’instabilità geopolitica globale, che contribuiscono ad alimentare un diffuso clima di insicurezza.Le prospettive per i mesi primaverili rivelano un barlume di fiducia sul fronte della produzione e della domanda interna, ma restano segnate dal dubbio per quanto riguarda l’occupazione e le esportazioni. In un quadro regionale complesso, in cui solo le province di Mantova, Lodi, Lecco e Cremona mostrano segnali di dinamismo, Pavia rappresenta una delle realtà più esposte alla fase di stagnazione industriale che ancora caratterizza il tessuto produttivo lombardo.
“Proseguono anche in apertura d’anno alcuni segnali di ripresa che riguardano i territori di Mantova e Cremona, come già evidenziato sul finire del 2024 – ha evidenziato il presidente camerale Gian Domenico Auricchio – Tuttavia, come emerge dalle aspettative degli imprenditori, rimane alto il clima di incertezza, anche a causa del perdurare della fase di stagnazione per il comparto industriale. A pesare su questi dati è in parte la situazione relativa al commercio internazionale, che ha visto una ulteriore decelerazione negli ultimi mesi dello scorso anno; a ciò si aggiunge il delicato contesto internazionale con i fronti di guerra ancora aperti e l’incertezza sulle misure relative alle politiche economiche”.