10 Agosto 2025
13:12
Botulismo, il Direttore del Centro Antiveleni Maugeri: “Nessun allarme ma attenzione alle conserve fatte in casa”
PAVIA – Dopo i recenti casi di intossicazione da botulino registrati in Calabria e Sardegna, il professor Carlo Alessandro Locatelli, direttore del Centro Antiveleni Maugeri di Pavia, rassicura: “Nessun allarme, ma massima attenzione alla preparazione delle conserve domestiche”.
Il botulismo, ha spiegato Locatelli, è una malattia rara: in Italia si contano circa 40 casi all’anno, numero stabile nel tempo, perlopiù legati a conserve casalinghe contaminate. I due episodi di questi giorni fanno parte di cluster distinti: in Sardegna il cibo responsabile è già stato individuato in una salsa industriale, mentre in Calabria le analisi sono ancora in corso, ma i pazienti avrebbero consumato un alimento servito in un locale pubblico.
Il botulismo, infatti, è un’intossicazione causata dalla tossina prodotta dal Clostridium botulinum, il veleno più potente conosciuto. I sintomi più comuni sono annebbiamento e sdoppiamento della vista (diplopia), dilatazione delle pupille (midriasi bilaterale), difficoltà a mantenere aperte le palpebre (ptosi), difficoltà nell’articolazione della parola (disartria), difficoltà di deglutizione, secchezza della bocca e delle fauci (xerostomia), stipsi. Nei casi più gravi può verificarsi una graduale perdita di forza nei muscoli di braccia, gambe e in quelli coinvolti nella respirazione, fino ad arrivare alla paralisi dei muscoli respiratori e rendere necessaria l’intubazione. I sintomi neurologici possono essere preceduti da manifestazioni gastroenteriche e compaiono con una latenza variabile da 6 ore a 7 giorni dall’ingestione del cibo contaminato. Se non sopravvengono complicanze, la malattia è reversibile anche se nei casi più gravi il recupero può essere molto lento.
“La tossina botulinica non si vede e spesso non altera il sapore dei cibi. L’antidoto è efficace nella fase iniziale dell’intossicazione, quando la tossina è ancora circolante. Mentre successivamente la tossina si lega ai nervi e il recupero è difficile e molto lento. La prevenzione è quindi fondamentale: sterilizzazione accurata, rispetto delle linee guida del Ministero della Salute e mai dare miele o conserve casalinghe ai bambini sotto l’anno” ricorda Locatelli.
Il sistema di controllo alimentare in Italia è tra i più rapidi ed efficaci in Europa, con ritiri immediati dei lotti contaminati e verifiche capillari nei locali pubblici. In seguito a quanto verificatosi in Calabria e Sardegna, sono state distribuite dosi di antidoto verso gli ospedali che potrebbero essere interessati da altri casi.
Come prevenire il botulismo? Seguire le linee guida (reperibili in rete) e di igiene per la preparazione dei cibi e delle conserve fatte in casa elaborate dal Centro Nazionale di Riferimento per il Botulismo dell’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con il Ministero della Salute, l’Università degli Studi di Teramo e il Centro Antiveleni Maugeri Pavia.
I sintomi a cui prestare attenzione. Se si ha il sospetto di aver ingerito cibo contaminato è bene monitorare eventuali sintomi quali annebbiamento e sdoppiamento della vista (diplopia), dilatazione delle pupille (midriasi bilaterale), difficoltà a mantenere aperte le palpebre (ptosi), difficoltà nell’articolazione della parola (disartria), difficoltà di deglutizione, secchezza della bocca e delle fauci (xerostomia), stipsi. I sintomi iniziali sono molto aspecifici e comuni: è pertanto importante sottoporsi ad un accurato esame clinico da parte di un medico.
Cosa fare in caso di sospetta ingestione di cibo contaminato? Recarsi al Pronto Soccorso più vicino o per le prime informazioni è possibile rivolgersi al Centro Antiveleni Maugeri Pavia al numero 0382 24444 (h24 – 7/7).