3 Settembre 2025
09:53
Supermercati più convenienti per Altroconsumo: a Pavia vince l’Esselunga
PAVIA – La spesa non è troppo conveniente in provincia di Pavia rispetto alla media nazionale. In molte regioni e province infatti riempire il carrello è più sostenibile e meno gravoso per il portafoglio. Lo dice Altroconsumo, la rivista dei consumatori, sulla base della 36esima indagine sui prezzi in iper e supermercati. Nel pavese il centro più conveniente secondo la graduatoria è l’Esselunga di Pavia, seguito dal Bennet di San Martino e dal Carrefour. Di seguito la classifica completa:
Dall’analisi emerge che, scegliendo con attenzione l’insegna e puntando sui prodotti più economici in vendita, una famiglia composta da quattro persone può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro in dodici mesi, considerando che l’Istat stima in 9.276 euro la spesa annua per un nucleo familiare di questa dimensione. Un dato incoraggiante a fronte degli aumenti medi dei prezzi del 2,2% rispetto alla rilevazione dello scorso anno. Il risparmio è significativo anche per le coppie, fino a 3.273 euro (su una spesa media annuale di 8.208 euro), e per i single, fino a 2.249 euro (su una spesa media annuale di 5.638 euro).
L’indagine, condotta tra il 3 e il 31 marzo 2025, ha coinvolto 1.150 punti vendita distribuiti in 67 città italiane, coprendo circa il 64% dei capoluoghi di provincia. Sono stati rilevati 1,6 milioni di prezzi, relativi a 125 categorie di prodotto, tra alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona e alimenti per animali. L’analisi si basa su quattro panieri di spesa differenti: spesa mista, prodotti di marca, prodotti più economici e prodotti a marchio dell’insegna, con l’obiettivo di restituire una fotografia completa del posizionamento di prezzo delle principali insegne della GDO.
I PREZZI NEI SUPERMERCATI IN LIEVE AUMENTO
Da marzo 2024 a marzo 2025 i prezzi nei supermercati presi in esame hanno mostrato mediamente un lieve aumento (+2,2%). La tipologia di punto vendita che ha aumentato maggiormente i prezzi è quella dei super con un incremento del 2,4%, seguiti dai discount +2,1% e dagli iper +1,9%. Si tratta di incrementi contenuti ma comunque più alti di quelli registrati nella precedente rilevazione.
IL MASSIMO DEL RISPARMIO CON EUROSPIN
La catena più conveniente in assoluto è Eurospin, che consente un taglio della spesa di quasi il 40% rispetto alla media nazionale. Una famiglia composta da quattro persone, la cui spesa media annua è pari a 9.276 euro secondo l’Istat, può arrivare a risparmiare fino a 3.700 euro in dodici mesi, orientandosi verso i prodotti più economici presenti sugli scaffali. Anche optando per un carrello composto esclusivamente da prodotti a marchio dell’insegna, il risparmio rimane consistente. In questo caso, è Carrefour a garantire il maggiore vantaggio economico, con una riduzione fino a 3.308 euro l’anno. Per le famiglie che adottano un approccio più flessibile, acquistando un mix di prodotti di marca, private label e articoli economici – il cosiddetto paniere della spesa mista – il risparmio dipende fortemente dal canale distributivo scelto. Fare una spesa mista presso un discount può tradursi in un risparmio annuo di 2.838 euro, scegliendo In’s Mercato, la catena più conveniente in questa categoria. Il vantaggio si riduce però sensibilmente se si acquistano gli stessi prodotti in un ipermercato o supermercato tradizionale: anche nella migliore delle ipotesi, con Famila, il risparmio si ferma a 208 euro annui. Infine, chi predilige prodotti di marca può ottenere un risparmio massimo di 506 euro l’anno, ancora una volta rivolgendosi a Famila. Tuttavia, si tratta di un risultato modesto rispetto alla variabilità dei prezzi riscontrata nel corso dell’indagine: gli articoli dei marchi più noti sono quelli che mostrano le oscillazioni di prezzo più ampie, con differenze che in alcuni casi superano il 100% tra un punto vendita e l’altro. In altre parole, lo stesso prodotto può costare il doppio a seconda del supermercato scelto.
FAMILA E IN’S MERCATO LE PIÙ CONVENIENTI PER LA SPESA MISTA
Entrando nel dettaglio delle classifiche per tipologia di acquisto, lo scenario più rappresentativo dei comportamenti reali è quello della spesa mista. Tra ipermercati e supermercati, a confermare la
leadership nella convenienza è Famila (insieme a Famila Superstore), che anche quest’anno si posiziona in vetta (indice 100). Seguono a brevissima distanza Coop (indice 101) e Conad (102). Per
quanto riguarda invece la spesa mista effettuata nei discount, la prima posizione è occupata da In’s Mercato (indice 100), che si distingue per l’elevata competitività dei suoi prezzi. In assenza di un punto vendita In’s nelle vicinanze, sono valide alternative Eurospin (indice 102) e Lidl (indice 106).
EUROSPIN AL PRIMO POSTO TRA I DISCOUNT
Sono i discount a detenere stabilmente la leadership in termini di convenienza. A primeggiare quest’anno nella categoria dei prodotti più economici è Eurospin, che torna in vetta dopo aver perso
terreno nelle ultime due edizioni dell’indagine Altroconsumo. Il secondo gradino del podio è occupato da Aldi (indice 101), mentre al terzo posto si collocano In’s Mercato e Lidl (ex aequo, indice 102). Il confronto tra discount e catene della distribuzione tradizionale evidenzia in questa categoria la forbice di prezzo più ampia: una distanza significativa che riflette la diversa strategia commerciale e il forte orientamento al risparmio dei discount. Per trovare una catena non discount bisogna scorrere fino alla settima posizione, occupata da Ipercoop (indice 115), a testimonianza del divario che ancora persiste tra modelli distributivi diversi.
PRODOTTI DI MARCA E A MARCHIO DEL DISTRIBUTORE: IN VETTA FAMILA E CARREFOUR
Per quanto riguarda i prodotti di marca, è ancora Famila (e Famila Superstore) a ottenere il miglior posizionamento in classifica (indice 100). Seguono a brevissima distanza tre titani del settore:
Esselunga e Esselunga Superstore, Ipercoop e Spazio Conad (tutti con indice 101), a dimostrazione di un mercato molto competitivo in questa categoria. Nel paniere dei prodotti a marchio dell’insegna, il primato spetta nuovamente a Carrefour (indice 100). Segue l’offerta a marchio Conad e in particolare Spazio Conad che si distingue per la maggiore convenienza (101), mentre le altre insegne del gruppo – Conad (103) e Conad Superstore (104) – presentano livelli di prezzo meno competitivi. Da evidenziare, anche in questa categoria, la forte variabilità dei prezzi: tra i prodotti a marchio Carrefour e i più costosi, firmati Eurospar, si registra infatti un divario di prezzo del 18%.
NOTA METODOLOGICA
La rilevazione dei prezzi è stata fatta tra il 3 e il 31 marzo 2025.
LA SCELTA DEI PUNTI VENDITA. Sono stati registrati i prezzi di 1.150 punti vendita, selezionati sulla base di criteri che ne garantiscono la rappresentatività sul territorio. Per ciascuna delle 125 categorie di prodotto considerate (le più acquistate secondo l’Istat) sono stati considerati i prezzi (promozioni incluse) dei prodotti presenti a scaffale. Ciò consente di ricostruire un’esperienza di acquisto realistica, dato che l’indisponibilità di un prodotto potenzialmente conveniente limita le possibilità di risparmio.
L’INDICE SU BASE 100. I prezzi vengono elaborati sulla base di calcoli e ponderazioni. Si ottiene così un indice su base 100, che misura il posizionamento di prezzo di insegne e punti vendita rispetto alla loro piazza competitiva. 100 indica la catena più conveniente. Se l’indice è 110, per esempio, significa che i prezzi sono del 10% più cari rispetto all’insegna più economica che ha, appunto, indice 100.
LE CLASSIFICHE PER CITTÀ. Nelle tabelle, per ciascuna delle 67 città, è riportata la classifica degli iper e dei super più competitivi dell’indagine per una spesa con prodotti di marca. Il “risparmio massimo in città” indica quanto può risparmiare una famiglia italiana all’anno rispetto alla sua spesa media ed è relativo al risparmio possibile facendo la spesa nel punto vendita primo in classifica (il meno caro visitato) invece che nell’ultimo (il più caro visitato). La differenza di spesa tra i due punti vendita è calcolata traducendo gli indici su base 100 in spesa annua.