24 Settembre 2025
05:03
A Voghera un viaggio tra jazz e canzone: il 3 ottobre il Red Velvet Trio omaggia Tenco
VOGHERA – Una voce di cristallo e un’anima inquieta. Luigi Tenco, cantautore simbolo della “scuola genovese” e figura centrale della canzone d’autore italiana, rivivrà a Voghera grazie a uno spettacolo che intreccia poesia e improvvisazione.
Venerdì 3 ottobre, alle 21, al Teatro dei Padri Barnabiti di via Garibaldi 158, gli Amici del Teatro Sociale presentano “Luigi Tenco tra jazz e canzone – Un nuovo viaggio nel cuore della canzone d’autore italiana”. L’evento, organizzato con il patrocinio del Comune di Voghera e il sostegno della Fondazione Cariplo e della Fondazione Comunità della Provincia di Pavia, vedrà protagonista il Red Velvet Trio: Sofia Trisolino (voce), Alberto Greguoldo (sassofoni) e Cristiano Callegari (pianoforte).
Il progetto nasce dall’idea di riportare alla luce l’anima jazz di Tenco, già evidente nei suoi esordi con la Jelly Roll Boys Jazz Band a Genova, e di reinterpretare i suoi brani più celebri con arrangiamenti eleganti e intimi. L’assenza di basso e batteria crea un clima cameristico, dove la voce calda e versatile di Trisolino dialoga con il pianoforte e i sassofoni, rispettando le melodie originali ma esplorando nuove sfumature attraverso l’improvvisazione.
Il repertorio spazierà dai grandi classici come “Mi sono innamorato di te” e “Vedrai vedrai” ai brani meno noti, con uno sguardo che fonde amore e ribellione, intimismo e denuncia sociale. È lo stesso spirito che negli anni ha reso Tenco un punto di riferimento per colleghi e interpreti, da Mina a Marco Mengoni, e che continua a ispirare musicisti jazz come Paolo Fresu e Danilo Rea.
I biglietti sono disponibili in prevendita alla Libreria Ubik di Voghera (via Emilia 102, tel. 0383 212681 – voghera@ubiklibri.it). Il costo è di 18 euro per l’intero e 15 euro per studenti e soci degli Amici del Teatro Sociale. Una serata che promette di riportare Tenco al centro della scena, in una chiave nuova ma fedele alla sua sensibilità artistica, per ricordare quanto “il gioco tra jazz e canzone” sia stato parte integrante della sua poetica musicale.