Autore Redazione
martedì
23 Settembre 2025
19:04
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Cronaca - Lombardia - Provincia Alessandria

Blitz contro riciclaggio. In provincia di Alessandria lo snodo dove il denaro della droga diventava oro

Blitz contro riciclaggio. In provincia di Alessandria lo snodo dove il denaro della droga diventava oro

MILANO – Era in provincia di Alessandria il punto di stoccaggio dove i soldi del narcotraffico di un gruppo criminale venivano trasformati in lingotti d’oro. Lo hanno scoperto i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano e dello Scico di Roma, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano. L’indagine, che ha coinvolto anche Eurojust, Europol e la procura di Marsiglia, ha portato al fermo di quattro persone per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale.

Secondo l’accusa, gli indagati raccoglievano il denaro proveniente dal traffico di droga, in gran parte frutto di attività illecite in Francia, e stimato in oltre 17 milioni di euro nei soli dieci mesi di indagini. I soldi venivano trasportati con auto dotate di doppi fondi fino a un deposito nell’Alessandrino e, grazie alla complicità di operatori del settore dei metalli preziosi tra Piemonte e Lombardia, convertiti in lingotti e lamine d’oro. Una modalità che permetteva di ridurre il volume del denaro e agevolarne l’occultamento, in vista del successivo trasferimento all’estero verso Paesi come Kosovo, Macedonia del Nord, Turchia e Marocco.

Gli investigatori sottolineano come questa sia una delle prime volte in cui è stato ricostruito un sistema così sofisticato di trasformazione dei proventi del narcotraffico in oro, confermando il ruolo del metallo come bene rifugio di valore crescente.

Nel corso delle indagini sono già stati sequestrati 55 chili di lingotti d’oro prodotti in fonderie italiane e oltre 3 milioni di euro in contanti tra Milano e Montpellier, per un totale di circa 9 milioni. La procura di Milano ha disposto il sequestro preventivo d’urgenza di beni per 17 milioni e perquisizioni in tre attività commerciali nelle aree di Milano e  Alessandria. Contestualmente, in provincia di Piacenza è stato eseguito un mandato di arresto europeo per un indagato coinvolto nella parallela inchiesta francese.

 

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