Autore Redazione
mercoledì
1 Ottobre 2025
06:47
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Cronaca - Pavia

La Battaglia di Pavia sotto la lente dell’Accademia dei Lincei

La Battaglia di Pavia sotto la lente dell’Accademia dei Lincei

PAVIA – Mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre l’Accademia Nazionale dei Lincei (Palazzo Corsini, Via della Lungara 10, Roma) ospita il convegno “Europa divisa. Il tempo della Battaglia di Pavia” (1525). Il simposio è rivolto a esaminare il contesto storico che condusse alla Battaglia di Pavia e alle conseguenze sul piano politico, religioso e culturale di un evento di cruciale importanza nella storia italiana ed europea, avviando una lunga stagione di predominio spagnolo che ne segnò profondamente l’identità politica, religiosa e culturale.

Un focus sarà posto su Roma che nel 1525 celebrava il Giubileo dell’anno Santo, il primo segnato dalla novità epocale della Riforma protestante (1517) e sugli echi della battaglia nello scenario romano. Al termine della prima giornata del convegno sarà inaugurata la mostra ospitata presso la Biblioteca Corsiniana che illustrerà, grazie alla collezione di volumi e stampe dell’Accademia Nazionale dei Lincei il periodo che intercorre dalla calata di Carlo VIII alla Battaglia di Pavia, con particolare riguardo al Giubileo del 1525.

Nella lotta per il primato politico-militare e simbolico della Cristianità d’Occidente la battaglia di Pavia, e ancor più il sacco di Roma che ne fu in qualche misura l’esito e il completamento, segnarono il rovesciamento degli equilibri delle potenze in Europa. Negli anni precedenti, dopo le non meno celebri battaglie di Agnadello (1509), di Ravenna (1512), di Marignano (1515), la potenza più agguerrita e temuta in Europa era la florida monarchia di Francia di Francesco I che, come il suo predecessore Luigi XII, perseguiva da tempo il progetto politico-religioso di fare dell’Italia una scala verso l’Oriente e Gerusalemme e di accedere alle sue ricchezze. L’elezione imperiale di Carlo d’Asburgo nel 1519, che oltre al Sacro Romano Impero ereditava anche la Spagna e le Fiandre, accerchiando così la Francia, mutò lo scenario internazionale e diede avvio a una nuova fase di guerra di cui la disfatta di Pavia, nella quale il re di Francia fu catturato dai nemici, fu tragico epilogo senza pacificazione.

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