2 Ottobre 2025
15:08
Pavia accoglie un ricercatore palestinese: nasce una rete virtuosa di solidarietà e cooperazione
PAVIA – Un ricercatore palestinese proveniente da Gaza è arrivato oggi a Pavia per intraprendere un percorso di ricerca accademica, grazie a un’iniziativa che ha unito Università, Comune, associazioni e privati cittadini.
L’arrivo del ricercatore palestinese si inserisce nell’iniziativa IUPALS (Italian Universities for Palestinian Students), promossa dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme. Attraverso questo programma, sono state messe a disposizione 152 borse di studio offerte da 35 atenei italiani.
“L’Università di Pavia – spiegano dall’Ateneo – oramai da vent’anni attiva sul fronte palestinese, ha dimostrato anche quest’anno il suo forte impegno ammettendo ai propri corsi di laurea e di master dieci studenti palestinesi, sette dei quali beneficiari di borse di studio erogate dall’Ateneo stesso, dal Master in Cooperazione e Sviluppo e da diverse associazioni private”.
Il primo a raggiungere la città è appunto un ricercatore di Gaza, vincitore di una borsa di studio CICOPS (Commissione Internazionale per la Cooperazione allo Sviluppo, interna al GLOBEC – Center for Global Strategic Engagement), che svolgerà la sua ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali.
L’Università di Pavia, con la collaborazione di AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) e dell’onorevole Alessandro Cattaneo, si sta spendendo presso il Consolato gerusalemita affinché ogni sforzo sia messo in campo per permettere a tutti gli studenti ammessi di lasciare presto il paese, essere accolti a Pavia e iniziare presto il loro percorso accademico.
L’arrivo del ricercatore palestinese è stato supportato da una rete di sostegno formata dal CICOPS dell’Università di Pavia, dall’Associazione Amici della Mongolfiera che ha mantenuto i contatti con il borsista che lo affiancherà nel suo percorso di regolarizzazione, dal Comune di Pavia e dalla Caritas. Una cittadina pavese ha inoltre reso disponibile per il ricercatore un appartamento di sua proprietà.
Questa sinergia fra enti pubblici, associazioni e privati ha permesso di creare una vera e propria rete virtuosa di aiuto e cooperazione, di sostegno materiale e vicinanza psicologica.
L”impegno dell’Università di Pavia è quello di estendere e consolidare questa rete.