Autore Redazione
domenica
12 Ottobre 2025
06:33
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Fino al 13 dicembre l’ovvio che diventa leggenda con “Lapalisse”

Fino al 13 dicembre l’ovvio che diventa leggenda con “Lapalisse”

PAVIA – “Se non fosse morto… sarebbe ancora vivo“. Così recita la famosa battuta che ha reso immortale Jacques de Chabannes, signore di Lapalisse, valoroso maresciallo di Francia. Morì nel 1525 durante la battaglia di Pavia, ma la sua fama postuma non deriva dalle eroiche imprese militari o dalle ferite riportate in decine di battaglie: tutto nasce da un banale errore di trascrizione. I suoi soldati lo lodavano cantando che “farebbe ancora invidia”, e qualcuno, distratto o malizioso, trasformò la frase in “sarebbe ancora in vita. Da quel piccolo pasticcio nacque il termine lapalissiano, sinonimo di ovvietà, cioè di ciò che è così evidente da far sorridere.

La leggenda di Lapalisse ci invita a scoprire l’ovvio attraverso diverse prospettive, tutte al centro della rassegna di incontri:

L’errore che diventa celebrità: un piccolo sbaglio può cambiare la storia. Così come Lapalisse divenne famoso per una frase trascritta male, Colombo scoprì l’America per un calcolo errato, e una ricetta sbagliata diede vita alla Tarte Tatin. Storici, scienziati e divulgatori mostreranno come gli errori possano portare a grandi risultati.

La forza delle parole: un dettaglio linguistico apparentemente insignificante può diventare straordinario. I versi cantati dai soldati di Lapalisse dimostrano che una lettera sbagliata può trasformare un elogio in una battuta immortale, e un errore di traduzione può rendere un testo letterariamente più efficace. Scrittori, semiologi e traduttori guideranno il pubblico tra giochi di parole e sorprendenti effetti del linguaggio.

L’ovvio che fa ridere: tautologie, luoghi comuni e banalità, quando messi in luce, diventano irresistibili. Dal linguaggio comico in TV e nello sport fino alle filastrocche di Rodari, le ovvietà ci sorprendono e ci fanno sorridere. Umoristi, giornalisti sportivi e performer mostreranno come ciò che tutti sanno possa trasformarsi in divertimento.

Dettagli banali che raccontano storie incredibili: a volte è il particolare più piccolo a rendere memorabile un episodio storico o quotidiano. La zuppa servita al re di Francia da Mariuccia poco prima della battaglia ci offre uno scorcio di vita dietro i grandi eventi, dimostrando che anche i gesti semplici possono diventare leggendari. Attori e narratori porteranno in scena episodi dimenticati e curiosità inedite.

L’ovvio come strumento creativo: l’errore e la banalità non sono solo divertenti, ma spesso generano innovazione. Dai giochi da tavolo illustrati da Crepax alla grammatica giocosa di Rodari, dalla comicità sportiva alle frasi lapalissiane in cucina o nei media, scoprire l’ovvio diventa un modo per vedere il mondo con occhi nuovi. Laboratori, cooking class e workshop creativi mostreranno come giocare con l’ovvio e trasformarlo in arte, risata e scoperta.

Ed è proprio partendo da questa incredibile storia che prende vita la rassegna “Ovviamente. La leggenda del signor di Lapalisse”, un ciclo di incontri, spettacoli e laboratori organizzato da Compagnia della Corte di Pavia e Associazione Incipit, in collaborazione con la Biblioteca Universitaria di Pavia, Biblioteca Universitaria di Pavia (MIC) e Collegio Cairoli, con il contributo di Fondazione Monte di Lombardia e il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Pavia; sponsorizzazione tecnica: Univers

 
Dal 12 ottobre al 13 dicembre 2025, il pubblico potrà esplorare l’ovvio, gli errori fecondi e la comicità che nasce da ciò che tutti sanno ma pochi hanno il coraggio di dire. Tutti gli eventi principali si terranno al Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, con alcune eccezioni in spazi cittadini, laboratori di cucina e workshop per bambini.
Ovviamente, il signor di Lapalisse ci insegna che, a volte, le cose più semplici sono anche le più straordinarie.
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