11 Novembre 2025
05:48
La “rivista sospesa nel tempo” del Liceo Volta di Pavia riscopre la donna degli anni ’60 tra arte, memoria e futuro
PAVIA – Un servizio fotografico in bianco e nero, un titolo in caratteri eleganti e una donna che guarda il futuro con fiducia. È il 1966, o almeno così sembra. In realtà è oggi, e quella rivista che profuma di carta stampata e di anni Sessanta è nata tra i banchi del Liceo Artistico “A. Volta” di Pavia, grazie a un progetto che intreccia arte, memoria e formazione. Si chiama “Area D – Una rivista sospesa nel tempo”, e giovedì 13 novembre alle 18, negli spazi di fabbricapoggi, verrà presentata al pubblico in una serata aperta e carica di suggestioni.
La rivista è frutto di un lavoro corale curato da Dario Molinari e Mariarosa Riggio, docenti del “Volta”, che con 48 insegnanti, 60 studenti del triennio e numerosi collaboratori hanno ricreato – con precisione filologica e passione creativa – una rivista immaginaria ambientata nell’agosto del 1966, dedicata alle donne di quell’epoca, protagoniste di una stagione di grandi trasformazioni sociali e culturali.
L’obiettivo: restituire il fascino e la forza comunicativa di un tempo in cui la figura femminile iniziava a ridefinire il proprio ruolo nel mondo, tra emancipazione, eleganza e desiderio di libertà. “Area D”, spiegano i curatori, “è soprattutto un percorso formativo ed emotivo, un invito a riscoprire la fiducia nel futuro, quella stessa energia che animava gli anni Sessanta”.
L’intero progetto è stato costruito come un viaggio immersivo nella grafica, nel linguaggio e nell’estetica di un’epoca: font vintage, impaginazioni geometriche, articoli su famiglia, lavoro, moda e costume, e fotografie che evocano lo stile e le pose delle riviste femminili di quegli anni. Un lavoro meticoloso, in cui la ricerca storica si è fusa con la creatività degli studenti, offrendo loro un modo unico per confrontarsi con la storia del design e della comunicazione visiva.
La presentazione avverrà in un luogo dal forte valore simbolico: fabbricapoggi, storico tempio del design italiano del dopoguerra, fondato dai fratelli Poggi, che collaborarono con architetti come Franco Albini, Franca Helg e Marco Zanuso. Oggi gli spazi, restaurati e trasformati in un hub culturale, ospitano mostre e iniziative legate al design e all’architettura, e rinnovano una collaborazione virtuosa con il Liceo “Volta” in progetti di formazione scuola-lavoro.
Durante la serata interverranno Carlo Poggi, curatore del progetto fabbricapoggi, e Silvia Ferrari Lilienau, storica dell’arte contemporanea, che offriranno al pubblico un approfondimento storico e artistico sull’universo femminile e creativo degli anni Sessanta.
Un ruolo importante nella realizzazione del progetto è stato assunto anche da Riso Scotti, partner e sostenitore dell’iniziativa, che ne ha riconosciuto la forza innovativa e il valore educativo. Per l’azienda pavese, gli anni Sessanta rappresentano un periodo di crescita e cambiamento, un momento chiave nello sviluppo della comunicazione e del mercato alimentare italiano. “Area D”, in questo senso, diventa un ponte tra la memoria industriale e il futuro delle nuove generazioni.
La serata sarà arricchita da una mostra fotografica che racconta il dietro le quinte della realizzazione della rivista, con immagini stampate in formato cartolina da photoSHOWall e una selezione di serigrafie e collage vintage dell’artista Maria Grazia Preda. La mostra resterà aperta al pubblico anche da venerdì 14 a domenica 16 novembre, dalle 16 alle 19, offrendo ai visitatori la possibilità di immergersi in un’Italia che sognava il progresso, la bellezza e la libertà.
“Area D – Una rivista sospesa nel tempo” è dunque molto più di un esercizio artistico: è un tributo alla creatività, alla memoria e alla forza delle donne che, ieri come oggi, sanno essere protagoniste del cambiamento.