11 Novembre 2025
18:18
Caso Garlasco: sulla porta le impronte di Marco Poggi e di un carabiniere. Sui reperti solo tracce di Chiara
GARLASCO – Nuovi sviluppi nell’incidente probatorio disposto sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la ventiseienne uccisa nella sua abitazione di via Pascoli a Garlasco il 13 agosto 2007. Le nuove analisi dattiloscopiche disposte dal Tribunale hanno confermato che le impronte presenti su alcuni reperti chiave appartengono esclusivamente alla vittima.
Secondo quanto emerso, quattro impronte digitali di Chiara Poggi – due del pollice e due del medio – sono state individuate sul sacchetto dei cereali, mentre altre due impronte, rilevate sulla busta blu della spazzatura, risultano anch’esse riconducibili alla giovane.
Le perizie escludono la presenza di tracce riconducibili ad Alberto Stasi, già condannato in via definitiva per l’omicidio, e ad Andrea Sempio, attualmente indagato.
Sulla porta d’ingresso dell’abitazione sono state invece trovate due ulteriori impronte: una sul lato esterno, attribuita a un carabiniere intervenuto sulla scena del delitto, e una sul lato interno, identificata come appartenente a Marco Poggi, fratello della vittima.
L’incidente probatorio, richiesto dalla difesa di Sempio e disposto dalla Procura, rientra nel percorso di nuove verifiche sui reperti già acquisiti nel corso delle indagini, per chiarire eventuali incongruenze o elementi non analizzati con le tecniche più recenti.
Un nuovo tassello in un caso che, a distanza di diciotto anni dal delitto, continua a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e degli inquirenti.