Autore Redazione
domenica
14 Dicembre 2025
05:26
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Cronaca - Pavia

Campus di via Ferrata, svolta per il “Campus Aquae”: accordo chiude le controversie e UniPv prepara nuovi affidamenti

Campus di via Ferrata, svolta per il “Campus Aquae”: accordo chiude le controversie e UniPv prepara nuovi affidamenti

PAVIA – L’Università di Pavia ha perfezionato un accordo con gli enti finanziatori e con l’ex concessionaria per chiudere le controversie legate alla gestione delle Strutture universitarie polifunzionali del Polo Cravino in via Adolfo Ferrata, conosciute finora come Campus Aquae showing: una soluzione che, nelle intenzioni dell’Ateneo, apre ora una nuova fase per impianti sportivi, residenze e servizi destinati in primo luogo agli studenti, ma utilizzati anche dalla cittadinanza.

Con l’esecuzione dell’intesa, l’Università comunica che tornerà nella piena disponibilità del compendio immobiliare. Considerata la decadenza della concessione in capo alla fallita SGS S.r.l., l’Ateneo avvierà una procedura pubblica per affidare i servizi a nuovi operatori economici, organizzando direttamente la gestione di impianti sportivi, residenze e mensa del campus di via Ferrata.

Il complesso ospita diversi servizi: oltre alle aule, al coperto sono presenti una zona piscine con tre vasche e un’area palestra con più sale, inclusa quella dedicata a pesi e macchine per il fitness. All’esterno ci sono altre due vasche, una da 50 metri e una ludica per bambini. A supporto degli studenti anche la mensa con 400 posti a sedere e lo studentato con 126 posti alloggio, oltre al bar-ristorante.

Il Magnifico Rettore, prof. Alessandro Reali, ha espresso soddisfazione per il risultato e ha ringraziato il personale dell’Ateneo. Reali ha ricordato come il campus abbia svolto negli anni un’attività essenziale per studenti e cittadinanza e come, anche durante la liquidazione giudiziale della concessionaria, la collaborazione con gli organi della procedura abbia consentito la continuità dei servizi, mai interrotti. Ora, ha sottolineato, spetta all’Università proseguire su questa strada, “promuovendo la storica vocazione di Pavia quale città campus”.

Nel comunicato, l’Ateneo ripercorre anche le radici del Polo Cravino: dalla visione urbanistica avviata negli anni Settanta, ispirata a una rete di relazioni tra città e università, fino allo sviluppo di strutture capaci di essere al tempo stesso supporto alla vita studentesca e servizio per la comunità. Una prospettiva che ha portato alla realizzazione delle strutture polifunzionali, legata anche alla nascita, nei primi anni Duemila, del corso in Scienze delle attività motorie e sportive, che richiedeva spazi dedicati non solo alla didattica ma anche ad attività sportive. Il compendio, collaudato nel 2011, occupa oltre 72 mila metri quadrati lungo l’asse di via Ferrata.

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