Autore Redazione
mercoledì
8 Dicembre 2021
11:52
Condividi
Vivere il Pavese - Lombardia - Pavia

Lo stemma segreto del Castello Sforzesco e la sua macabra leggenda

Lo stemma segreto del Castello Sforzesco e la sua macabra leggenda

MILANO – Il Castello Sforzesco di Milano è uno dei principali punti di riferimento storici e culturali cittadini. Intorno all’imponente fortilizio costruito nel XV secolo dal Duca di Milano Francesco Sforza circolano svariate leggende e dicerie; una in particolare riguarda lo stemma segreto sotto la torre del Filarete. Esiste, infatti, una macabra leggenda su questa effige, raffigurante un serpente blu che tiene in grembo un piccolo rettile protetto dal classico stemma giallo dell’Aquila.

Il simbolo raffigura il mostro nell’intento di divorare quello che pare essere un bambino, coperto dal colore rosso sangue. Sei sfere dotate di raggi luminosi circondano la scena e raffigurano il vasto incendio causato dal mostro, nelle immediate vicinanze.

Lo stemma segreto del Castello Sforzesco di  Milano

Secondo le dicerie, il mostro in questione è Tarantasio, un terribile drago signore del Lodigiano vissuto intorno all’anno Mille. Il drago aveva, infatti, scelto un grande lago paludoso, il lago Gerundo, come luogo dove rintanarsi.  L’enorme bestione, simile ad un serpente, era lungo ben 50 braccia, aveva una bocca enorme molto simile a quella di un coccodrillo e un alito pestilenziale.

Il drago amava terrorizzare e divorare gli abitanti dei villaggi intorno al lago, sfruttando a proprio favore la nebbia e il calare dell’imbrunire. Tarantasio è addirittura menzionato in alcuni poemi e documenti storici rinvenuti ai giorni nostri; tra questi vi è “Lodi Riedificata”, composto da Filiberto Villani intorno alla fine del 1600.

Ma per quale motivo il Castello Visconteo riporta uno stemma segreto, associabile a questa creatura? Ebbene, si sostiene che fu proprio Uberto, figlio di Ruggero Visconti, colui che dopo diversi tentativi riuscì ad uccidere il mostro. Per tali gesta Uberto Visconti ottenne il titolo di Console di Milano e lo stemma sopra la Torre del Filarete rimase per sempre impresso nella nobile dinastia milanese.

Sempre secondo tale credenza, si narra che il drago fosse poi stato trasportato come trofeo in una chiesa della pianura lombarda. Effettivamente ad Almenno San Salvatore, in provincia di Bergamo, nell’abside ligneo della chiesa di San Giorgio, è appeso un gigantesco osso ricurvo di circa 2,5 metri, che la credenza popolare indica come la costola del leggendario drago che dimorava nel lago Gerundo. Ecco, dunque, la spiegazione attribuita al simbolo segreto del Castello Sforzesco, ulteriore versione del classico “biscione” visconteo.

Iscriviti alla newsletter di Radio Gold Pavia per ricevere tutte le notizie direttamente nella tua casella di posta.

Ascolta Radio Gold Pavia sulle frequenze DAB+  canale 7C  a Milano e nelle province di Lodi, Monza e Brianza

Al minuto 20 nelle ore dispari, il giornale radio di Vivere il Pavese

Seguite Radio Gold Pavia su Facebook e Instagram

Per rimanere aggiornato sulle notizie per il Tempo Libero: https://radiogold.it/news/categoria/vivere-pavese/

Condividi