Autore Redazione
lunedì
28 Novembre 2022
07:46
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Vivere il Pavese - Pavia

È morto Luciano Caramel, celebre critico e storico dell’arte

È morto Luciano Caramel, celebre critico e storico dell’arte

COMO – Il critico e storico dell’arte Luciano Caramel è morto nella sua casa a Erba, in provincia di Como. Avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 13 dicembre. Caramel è stato tra i maggiori esperti internazionali delle vicende dell’astrattismo e del razionalismo fra le due guerre mondiali e dei suoi sviluppi nei protagonisti del secondo Novecento. Le esequie funebri si terranno martedì 29 novembre, alle ore 14:30, nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo ad Arcellasco, frazione del comune di Erba. L’annuncio è stato dato su Facebook dal critico d’arte e giornalista Pietro Marino.

Nato a Como nel 1935, Luciano Caramel è stato a lungo docente di storia dell’arte nelle Accademie di Belle Arti di Carrara, Torino e Milano Brera e di storia dell’arte contemporanea nell’Università di Lecce. Per oltre un trentennio ha insegnato all’Università Cattolica di Milano e Brescia, dove ha diretto per più di un decennio l’Istituto di Storia dell’arte. Nella sede di Brescia è stato presidente del corso di laurea Dams.

Organizzatore di mostre, autore di saggi e critico per quotidiani e periodici, Caramel ha indirizzato la sua ricerca soprattutto su molteplici aspetti dell’arte dell’Ottocento e del Novecento, con studi sulla pittura, la scultura e la stessa architettura. Caramel ha inoltre ricoperto numerose cariche istituzionali. Coadiutore nel 1970 del direttore delle Biennale Arte di Venezia, della quale è stato nel 1982 commissario italiano e nel 2003 curatore del Padiglione dell’Uruguay, nel 1993 ha svolto le funzioni di commissario della Quadriennale di Roma. Era presidente del Comitato Luigi Veronesi e vicepresidente dell’Associazione per il patrocinio e lo studio dell’opera di Filippo de Pisis.

Luciano Caramel, lutto nazionale nel mondo dell’arte

Tra i suoi libri figurano: “MAC, Movimento Arte Concreta” (Electa, 1984), “Fra terra e cielo, Fontana, Melotti, Leoncillo” (Premia, 1995), “Arte in Italia 1945-1960” (Vita e Pensiero, 1994), “Pino Pascali” (Mazzotta, 1993), “L’Europa dei Razionalisti” (Electa, 1989), “Dopo il concettuale. Nuove generazioni in Lombardia” Mazzotta, 1986), “Antonio Sant’Elia, l’opera completa” (Mondadori Editore, 1987), “L’arte bella. Questione delle Accademie di Belle Arti in Italia” (con Francesco Poli, Feltrinelli Editore, 1979), “Medardo Rosso. Le origini della scultura moderna” (Skira, 2004). La sua opera più recente è “Scritti sull’astrattismo in Italia tra le due guerre” (Electa, 2022).

Numerosi, fin dai primi anni Sessanta, in volumi, su riviste e atti di congressi e convegni, i contributi scientifici su temi di arte alto medievale, moderna e contemporanea, in particolare dei secoli XIX e XX, oltre che sulla storia della critica, delle istituzioni e del collezionismo. Tra i temi e gli ambiti maggiormente frequentati: le arti nelle regioni nord occidentali della Lombardia in età tardomedievale e romanica; Girolamo Borsieri e le collezioni del cardinale Federico Borromeo; il collezionismo pubblico e privato (tra l’altro, in collaborazione, i cataloghi scientifici sistematici delle collezioni d’arte dei Comuni di Milano e di Monza); l’architettura futurista; i realismi e i concretismi; l’arte di Lucio Fontana; cinetismo e arte programmata in Italia e in Europa.

Tra i suoi progetti più noti e mitologici figura “Campo Umano”, un evento che nel 1969, facendo il paio con quello che nel frattempo portava gli esponenti dell’Arte Povera ad invadere Amalfi o Genova, occupava la città di Como con interventi di arte pubblica effimeri.

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