Autore Redazione
martedì
29 Novembre 2022
05:48
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Vivere il Pavese - Pavia

Il 29 novembre 1797 nasce a Bergamo Gaetano Donizetti, l’interprete del melodramma

Il 29 novembre 1797 nasce a Bergamo Gaetano Donizetti, l’interprete del melodramma

BERGAMO – Il 29 novembre 1797 nasceva Gaetano Donizetti, autore della ‘Lucia di Lammermoor’, di “L’Elisir d’amore” e di un’altra settantina di opere liriche. Donizetti è stato uno dei maggiori interpreti del melodramma nella prima metà dell’Ottocento. I suoi lavori fecero il giro di tutti i principali teatri italiani ed europei. Morì a Bergamo l’8 aprile 1848.

Insieme a Rossini e Bellini, Donizetti è annoverato tra i più importanti compositori italiani, nonché il più celebre autore bergamasco. Trascorse tutta la sua giovinezza con i familiari, tra la Città Alta e Borgo Canale, in condizioni di estrema povertà. Grazie al sostegno del direttore della scuola di musica sacra, il tedesco Simon Mayr, Donizetti ricevette a Bergamo una solida educazione musicale. Dopo le parentesi milanesi, lasciò la nativa Bergamo per Napoli all’età di 24 anni, dopo aver scritto già 8 opere.

Donizetti, Bartolomeo Merelli e i suoi librettisti

Bartolomeo Merelli era un compagno di scuola e lo aiutò con i libretti per le sue opere. Merelli era un agente teatrale e in seguito divenne il direttore della Scala. In questa veste può essere considerato lo scopritore di Verdi, che gli aveva dato una possibilità due volte. La seconda volta fu per il libretto del Nabucco, con cui Verdi fece la sua svolta. In seguito Merelli lavorò ripetutamente con Donizetti, prima come impresario della Scala e poi come direttore del Kärtnertortheater di Vienna.

Donizetti trascorse comunque la maggior parte del suo tempo artisticamente produttivo a Napoli. Fu il famoso impresario Barbaja a portarlo al Vesuvio. Dopo il suo primo successo in un teatro più piccolo di Napoli, lo installò come successore di Rossini al famoso San Carlo. Lì, nei successivi 15 anni, il compositore produsse 25 opere per la prima nei teatri locali. Come Rossini, ha prodotto anche per altri teatri, e ha girato l’Italia instancabilmente, a volte per sfuggire alle famigerate epidemie di colera di Napoli.

Cinque delle 71 opere di Donizetti sono state rappresentate in anteprima alla Scala. Tra loro c’era la sua Lucrezia Borgia. Questo pezzo ha lottato con la censura nel XIX secolo ed è stato eseguito con 6 titoli diversi nei suoi primi 10 anni. Tanto che nella produzione parigina del 1845, gli italiani divennero addirittura turchi (“La rinnegata”).

Importante anche il ruolo dei librettisti, intorno alla figura di Donizetti. Oltre alle due opere milanesi di successo, Elisir d’amore e Anna Bolena di Donizetti, Felice Romani scrisse anche i libretti per Lucrezia Borgia e Beatrice di Tenda. All’inizio della sua carriera Bartolomeo Merelli è stato un riferimento di non poco conto, con quattro libretti scritti. Durante la sua carriera Donizetti lavorò spesso con Domenico Gilardoni, che gli scrisse una decina di libretti, considerati generalmente deboli. La Scala ha onorato Donizetti con una statua, nel foyer del teatro.

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