13 Dicembre 2022
08:05
Autoricambi contraffatti a Como. La GdF sequestra beni dal valore di un milione di euro
COMO – Nei giorni scorsi, i Finanzieri della Compagnia di Olgiate Comasco, coordinati dalla Procura della Repubblica di Como, hanno proceduto ad apporre i sigilli su un patrimonio del valore stimato pari ad oltre un milione di euro. Si tratta secondo le indagini di un’attività di contraffazione di autoricambi del noto marchio ‘Iveco’, avente base operativa nella provincia comasca.
Le indagini hanno avuto inizio un anno fa circa, quando i militari olgiatesi hanno fatto accesso presso una stamperia di Guanzate. Insospettiti dai movimenti rilevati all’interno, hanno scoperto un vero e proprio laboratorio del falso per la stampa di loghi automobilistici contraffatti. Nell’occasione, erano state rinvenute numerosissime scatole ancora imballate, contenenti pezzi di ricambio per motori “non originali e compatibili con i modelli ‘Iveco’, di provenienza extra Ue. I ricambi erano marchiati con i loghi del noto brand e nuovamente confezionati in scatole, comprensive di codice a barre ed etichette, del tutto identiche a quelle originali, con tanto di dicitura apposita. I prodotti, così ultimati, venivano immessi sul mercato legale a prezzi concorrenziali, garantendo un rilevante margine di guadagno a vantaggio degli ideatori dell’illecito sistema.
I finanzieri hanno sequestrato 980 pezzi di ricambio; 84.000 confezioni e adesivi contraffatti; 3000 pezzi di ricambi automobilistici “vergini”; 6 macchinari per la stampa e per il confezionamento; 28 cliché; 13 quadri per stampe e la documentazione amministrativa utile alla ricostruzione della filiera commerciale, per un valore commerciale pari a oltre un milione di euro.
La documentazione così acquisita ha consentito di individuare tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno commissionato la stampa del logo contraffatto e proceduto alla vendita del prodotto, motivo per cui i Finanzieri olgiatesi, su ordine della Procura della Repubblica di Como, avevano già proceduto ad eseguire 23 perquisizioni presso le sedi legali e le unità operative di 13 aziende, dislocate in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Campania e Puglia, dove venivano sottoposte a sequestro ulteriori 12.218 pezzi di autoricambi contraffatti (già confezionati e prossimi alla vendita), 10.716 confezioni ed adesivi contraffatti, 2 impianti di stampa, oltre a copiosa corrispondenza informatica, documentazione contabile ed extracontabile, afferente i rapporti commerciali intrattenuti tra la stamperia abusiva e le società committenti.
L’analisi dell’ingente mole dei dati informatici acquisiti e della documentazione contabile sequestrata ha consentito di ricostruire il profitto del reato di contraffazione in capo ai soggetti, materiali esecutori e ideatori del sistema criminoso. Ciò ha indotto il gip del Tribunale di Como a disporre il sequestro di beni fino a concorrenza di oltre un milione di euro, agli stessi riconducibili.
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