Autore Redazione
sabato
24 Dicembre 2022
05:38
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Vivere il Pavese - Pavia

Stop a progetto psicologo di base. Per Ordine psicologi: “Schiaffo a cittadini lombardi”

Stop a progetto psicologo di base. Per Ordine psicologi: “Schiaffo a cittadini lombardi”

LOMBARDIA – “La Regione Lombardia ha fermato il progetto di legge che istituiva lo psicologo di base“. Una decisione che Laura Parolin, presidente dell’Ordine degli psicologi della Lombardia (Opl), definisce “un vero e proprio schiaffo ai cittadini lombardi“. E in una nota annuncia che “durante la campagna elettorale” per le Regionali di febbraio “organizzeremo alla Casa della psicologia di Milano tre serate con i tre principali candidati alla presidenza della Regione, per capire se e come vorranno impegnarsi per sostenere questo e altri provvedimenti decisivi per il futuro della salute psicologica dei cittadini e delle cittadine in Lombardia“.

Esprimo grande amarezza – dichiara Parolin – nel constatare che Regione Lombardia ha scelto di fare un drammatico passo indietro sul pdl che istituiva lo psicologo di base. La tutela della salute psicologica di tutti i cittadini e delle cittadine lombarde sembra non essere una priorità”, rileva. Secondo la presidente dell’Ordine “questo pdl avrebbe potuto rappresentare una prima soluzione strutturale all’evidente malessere psicologico che oggi (e domani)̀ rimarrà inascoltato. Si è persa l’occasione di dare una risposta concreta che avrebbe finalmente potenziato la presenza degli psicologi nel sistema socio sanitario regionale lombardo. Figure professionali oggi insufficienti nelle strutture pubbliche: migliaia di adulti e ragazzi restano così, senza la possibilità di interventi precoci, efficaci e tempestivi“.

L’iter del pdl dello psicologo di base – osserva ancora Parolin – è stata l’occasione per mostrare che, di fronte a un problema evidente, si può e si deve lavorare trasversalmente alle appartenenze politiche: un’intenzione che abbiamo visto concretizzarsi fino a giovedì scorso, quando c’è stato il primo inspiegabile stop della Commissione Bilancio. Da qui una giravolta di eventi per cui l’iter del pdl è ripreso per approdare poi emendato in Commissione terza dove ha visto, purtroppo, la sua definitiva interruzione“.

Sembra che altre logiche decisionali siano prevalse, comunque distanti dai reali bisogni dei cittadini“, commenta l’Ordine degli psicologi della Lombardia. “La salute psicologica – evidenzia Parolin – non ha e non deve avere una bandiera politica, ma è un bene che ci riguarda tutte e tutti e una responsabilità che le istituzioni devono cominciare ad assumersi. Serve allora chiarezza nei confronti delle cittadine e dei cittadini che hanno creduto che questa proposta fosse il segnale di un cambiamento reale quanto necessario. Con questa brusca frenata la sanità̀ territoriale lombarda resta senza personale e strumenti. Ancora una volta, migliaia di persone con un bisogno vedono negato il loro diritto ad avere risposte pubbliche e gratuite“.

Nell’imminenza delle elezioni regionali del 12 e 13 febbraio, Opl auspica dunque che “il primo provvedimento in discussione dal Consiglio regionale possa essere proprio quello sullo psicologo di base“.

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