Seguite Radio Gold Pavia su Facebook e Instagram
Ascolta Radio Gold Pavia in streaming o sulle frequenze – Pavia Provincia: 87.9
VIGEVANO – La più antica delle Scuderie del Castello Sforzesco di Vigevano ospita, fino al 4 dicembre, l‘esposizione completa della Collezione Strada. Il Ministero della Cultura ha acquisito di recente i preziosi reperti e li ha deciso di affidarli al Museo archeologico nazionale della Lomellina. Questa importante raccolta, composta da 260 oggetti che coprono un arco cronologico che va dalla preistoria all’età rinascimentale, è particolarmente ricca di reperti relativi all’età della romanizzazione della Lomellina e alla prima epoca imperiale.
La maggior parte dei pezzi è stata rinvenuta durante lavori agricoli e proviene probabilmente da corredi funerari. La loro eccellente conservazione include ceramiche di uso comune, terrecotte figurate, oggetti d’ornamento, utensili in metallo e vetri. Tra questi, c’è uno straordinario pezzo unico; una coppa in vetro verde con decorazioni a girali d’acanto e tralci di vite, prodotta da Aristeas.
La mostra è anche un’occasione per il museo di rafforzare il suo rapporto con la comunità, proponendosi come presidio culturale per la cittadinanza attraverso la costruzione di reti con altre istituzioni culturali, biblioteche, associazioni, scuole e guide. Il Rotary Club Mede Vigevano sosterrà le attività educative. Al termine, i reperti selezionati diventeranno parte integrante del percorso museale del Museo Archeologico nazionale della Lomellina.
“Questa esposizione completa è, insieme, il passaggio intermedio di un percorso e l’apice ‘pubblico’ della collezione” – Spiega Emanuela Daffra, direttore regionale Musei della Lombardia – “Dopo l’anteprima, che ha immediatamente offerto ai nostri visitatori i reperti più importanti ed integri, questa mostra è voluta per permettere a studiosi e appassionati di conoscere la totalità dei pezzi, tutti restaurati per l’occasione. Sarà un affondo importante sulla storia del collezionismo privato in Lomellina, che ora giunge ad arricchire il patrimonio collettivo e la storia del territorio”.
“Tutti i reperti della Collezione Strada – spiega Stefania Bossi, direttrice del Museo – saranno esposti in un’unica sala che verrà caratterizzata, anche dal punto di vista grafico e visivo, rispetto agli altri spazi museali. L’allestimento sarà concepito in modo da enfatizzare i pezzi più importanti, gli altri reperti saranno raggruppati per tipologie. I pannelli guideranno il visitatore evidenziando non solo la sequenza di lettura dei reperti, ma anche le reciproche connessioni con il resto della collezione museale”.
“L’esposizione completa degli oggetti ci permettere di cogliere anche i modi della formazione della raccolta, che si configura come ‘collezione di collezioni’ – spiega Rosanina Invernizzi, co-curatore scientifico della mostra – Ai reperti già posseduti dai suoi antenati, Antonio Strada aggiunse altri nuclei acquistati da collezionisti del territorio della Lomellina. Tra essi, in particolare, la raccolta Steffanini di Mortara e la raccolta Volpi-Nigra di Lomello, con reperti di provenienza magno greca. Non mancano, come spesso accade nelle collezioni, pezzi falsi o di dubbia antichità, ma nell’insieme la raccolta Strada ci mostra un quadro di attivi scambi tra i proprietari e soprattutto quell’interesse per le” antichità patrie” caratteristico degli anni tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento”.