14 Aprile 2023
12:09
Variante covid “Arturo” individuata a Pavia. È la prima volta in Italia
PAVIA – La variante “Arturo” del coronavirus Sars-CoV-2 è stata individuata per la prima volta in Italia, al policlinico San Matteo di Pavia. A darne notizia è stato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, che ha specificato come al momento non siano state identificate altre casistiche in Italia. La scoperta è stata effettuata dall’équipe di Fausto Baldanti, direttore dell’Unità di microbiologia e virologia dell’Irccs San Matteo, attraverso lo screening attivo in ospedale. Tuttavia, secondo le parole di Baldanti, “al momento non ci sono evidenze per prevedere un impatto maggiore sulla gravità della malattia, né sull’efficacia della trasmissione del virus”.
Il Centro europeo per il controllo delle malattie infettive Ecdc, inoltre, non ha associato la variante Arturo a caratteristiche distintive rispetto alle altre varianti. Di conseguenza, al momento non sono richieste ulteriori misure aggiuntive, se non quelle che sono già state implementate per combattere la diffusione dell’infezione. Bertolaso, in una nota, ha sottolineato l’importanza della prevenzione, tramite l’adozione di corrette misure igieniche come il lavaggio delle mani e l’utilizzo di mascherine in presenza di soggetti fragili o malati, nonché durante la presenza di sintomi influenzali.
La notizia della scoperta della variante “Arturo” ha destato preoccupazione, in quanto rappresenta un’ulteriore fase dell’evoluzione del virus. È per questo che il Ministero della Salute è stato immediatamente informato della situazione, al fine di poter adottare tutte le misure necessarie per limitare la diffusione della variante. Questa scoperta dimostra ulteriormente l’importanza del continuo monitoraggio epidemiologico in corso su tutto il territorio nazionale, al fine di individuare tempestivamente eventuali nuove varianti e adottare le misure necessarie per prevenire la loro diffusione. È quindi importante che tutti continuino ad adottare comportamenti responsabili, evitando assembramenti e rispettando le norme di distanziamento sociale, per contribuire a contenere la diffusione del virus.