Carlo Petrini, sostenibilità e prodotti locali al Teatro Carbonetti di Broni

BRONI (PV) – Martedì 18 aprile il teatro Carbonetti di Broni sarà protagonista di un evento di alto profilo dedicato ai valori della sostenibilità e della gastronomia locale. Appuntamento d’eccezione sarà la lezione tenuta dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, rivolta alle classi terze, quarte e quinte dell’Istituto Golgi.

Gastronomo, sociologo, scrittore ed attivista, Petrini è una delle figure più eminenti del panorama culturale italiano. Inoltre è il volto più noto di Slow Food, associazione da lui stesso fondata nel 1986. Il relatore tratterà aspetti economico-sociali volta alla produzione e al consumo sostenibile. Temi a lui da sempre cari e che rappresentano un patrimonio prezioso nella cultura del territorio.

Carlo Petrini a Broni martedì 18 aprile 2023

Teresio Nardi, fiduciario della Condotta Slow Food territoriale, sottolinea l’importanza di una lezione “che affronti temi di notevole attualità come la piccola agricoltura familiare, i prodotti locali, la lotta ai cambiamenti climatici, il contrasto al consumo di suolo e allo spreco di cibo. Siamo consapevoli del ruolo a cui sono chiamati i giovani. Per questo abbiamo deciso di organizzare un evento indirizzato alle scuole”.

Il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, sottolinea l’importanza di questa iniziativa e la gratitudine dell’amministrazione comunale nei confronti della Condotta Slow Food dell’Oltrepò Pavese che ha promosso l’evento. “Condividere i valori espressi da Slowfood con i ragazzi del Liceo è un passo di estrema rilevanza. Eventi come questo possono essere motivo di ispirazione e di consapevolezza per le nuove generazioni”.

Mara Scagni, presidente della Condotta Slow Food dell’Oltrepò Pavese, sottolinea l’importanza di mostrare ai giovani “una prospettiva diversa dal consumismo proposto da molti dei messaggi pubblicitari a cui siamo esposti quotidianamente. Le scelte alimentari sono importantissime” afferma Scagni “e gli studenti avranno modo di imparare che è possibile prendersi cura del territorio. Ad esempio attraverso la produzione e il consumo di beni locali, riscoprendo le tradizioni culinarie, patrimonio di enogastronomia che è anch’esso storia”.