Sciopero e polemiche al Salone del Mobile, sindacati lavoratori del legno in protesta

MILANO – Oggi è stata inaugurata la 60esima edizione del Salone del Mobile a Milano, una delle più importanti fiere del design e dell’arredamento a livello globale. Tuttavia, la festa è stata minata dalla notizia dello sciopero di otto ore proclamato dai lavoratori del mobile per il 21 aprile.

Feneal Uil, Filca Cisl and Fillea Cgil, i principali sindacati dei lavoratori del legno, hanno annunciato la protesta in una nota. L’agitazione riguarda la conclusione infruttuosa delle trattative con Federlegno per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto a dicembre 2022 e che coinvolge 200.000 addetti. La richiesta sindacale comprende l’aumento del corrisposto di base di circa 130 euro e la riduzione dell’orario di lavoro, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Inoltre, chiedono una maggiore formazione per gli operai e gli impiegati del settore dell’arredamento, cercando di valorizzare le loro professionalità.

Il braccio di ferro si concentra quindi su un aumento salariale per i dipendenti di un settore che ha visto fatturati record negli ultimi anni. “Nel frattempo, l’inflazione è alle stelle e pesa sulle tasche dei lavoratori del settore. I sindacati lamentano che le imprese neghino ai lavoratori ogni miglioramento su orario, diritti e tutele” – sostengono i sindacati. La protesta, oltre allo sciopero di otto ore, prevede manifestazioni territoriali in sette città italiane e un volantinaggio durante il Fuori Salon. I sindacati si appellano a Federlegno a considerare le richieste dei lavoratori, che rappresentano l’anima del settore mobiliare, il cui lavoro duro rappresenta un’importante fonte per la produzione e l’eccellenza del Made in Italy.