Autore Redazione
venerdì
30 Giugno 2023
16:54
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Vivere il Pavese - Pavia

Siccità, Cia: ” La beffa dopo i danni, ristori inadeguati per gli agricoltori di Pavia”

Siccità, Cia: ” La beffa dopo i danni, ristori inadeguati per gli agricoltori di Pavia”

PROVINCIA DI PAVIA – Dopo i danni subiti a causa della siccità nel 2022, ora ci troviamo ad affrontare una beffa con i ristori annunciati”. La pubblicazione del D.d.s. del 26 giugno 2023 sul Bollettino Ufficiale regionale ha suscitato il totale sconcerto della Cia Agricoltori Italiani Pavia a causa delle cifre assegnate.

Carlo Emilio Zucchella, presidente della Cia Agricoltori Italiani Pavia, ha espresso profonda delusione riguardo all’ammontare dei fondi destinati agli agricoltori della provincia, che è stata la più colpita dalla siccità nel 2022. “Solo poco più di 6 milioni di euro sono stati stanziati per la provincia di Pavia, su un totale di oltre 15 milioni di euro disponibili a livello regionale”. Ancora più inspiegabile per il Presidente Zucchella è il repentino cambio dei fondi stanziati in risposta alle richieste presentate, che sembra “un classico esempio di beffa aggiunta al danno. Lo scorso autunno è stata effettuata una stima molto diversa: sono stati segnalati danni per un totale di 172.437.956 euro, coinvolgendo 2.315 aziende agricole. I 200 milioni di euro stanziati a livello nazionale, come specificato nel decreto regionale, sono poi diventati 100 milioni.”

Il risultato è un ristoro che, per le aziende colpite, risulta insignificante e tristemente beffardo per coloro che contavano su questi fondi per recuperare l’anno di mancato raccolto, oltre ai costi di produzione che sono aumentati considerevolmente. Aggiungiamo a tutto questo la mancata erogazione dell’anticipo PAC 2023 e i ritardi nei pagamenti del Sistema Agevolato dei Rischi, che aggravano la situazione delle aziende nel 2022, mettendole in una crisi di liquidità ancora più profonda”, prosegue il rappresentante Cia degli agricoltori dell’Oltrepò. “A questo punto, non possiamo fare altro che sperare in un miracolo divino, perché gli aiuti promessi dal governo per le calamità climatiche sono solo parole vuote.”

Oltre alla mancanza di risorse economiche effettivamente assegnate, per Cia anche il metodo di quantificazione dei danni, stabilito in base al Decreto 102/2004, si è dimostrato inefficace, soprattutto considerando chenon è stato attivato alcun esonero contributivo per le aziende operanti nelle zone colpite dalla siccità, incluse nella situazione di calamità. Chiediamo ai politici responsabili del territorio di agire immediatamente per aumentare l’assistenza destinata alle nostre aziende. Siamo disposti al dialogo per individuare strumenti di supporto. Le belle parole di conforto non sono più sufficienti, e le aziende rischiano di dover chiudere”, conclude il Presidente Zucchella.

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