Autore Redazione
venerdì
21 Luglio 2023
10:19
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Vivere il Pavese - Pavia

Calcio locale pavese in tilt dopo la Riforma dello Sport: la lettera al Ministero

Calcio locale pavese in tilt dopo la Riforma dello Sport: la lettera al Ministero

PROVINCIA DI PAVIA – Con l’entrata in vigore della Riforma dello Sport alcune società di calcio dilettantistiche lombardi stanno affrontando una serie di problemi e sfide che mettono a dura prova la loro sostenibilità economica e organizzativa. La riforma ha introdotto nuove regole che influenzano diversi aspetti del funzionamento delle società sportive, generando confusione e preoccupazione tra i club.

Tra i principali problemi che le società stanno incontrando, vi è un aumento significativo della burocrazia dal punto di vista operativo. Se in passato il tesseramento era l’unico requisito necessario, ora le società sono tenute a gestire ulteriori documenti contrattuali, aggiungendo un carico di lavoro amministrativo aggiuntivo per i dirigenti e comportando ulteriori costi. Inoltre, l’introduzione di nuovi requisiti contrattuali ha portato a una maggiore necessità di giustificare le spese sostenute, rendendo problematici certi rapporti di volontariato che, fino a poco tempo fa, erano fondamentali per il corretto funzionamento delle società calcistiche dilettantistiche.

La mancanza di chiarezza nelle normative emesse a livello nazionale ha reso difficile per le società comprendere appieno come funzionano le nuove disposizioni, causando un clima di incertezza riguardo all’applicazione delle regole e delle norme fiscali. Il Comitato Regionale Lombardo (C.R. Lombardia) si sta impegnando per fornire chiarimenti riguardo a queste nuove normative e per agevolare la comprensione degli aspetti commerciali e burocratici dell’instaurazione dei contratti di lavoro sportivo. Ci si aspetta che, a partire dalla prossima settimana, siano introdotte delle novità atte a rendere più chiare le direttive per le società interessate.

Molti club a livello nazionale, in seguito all’entrata in vigore della Riforma dello Sport, stanno muovendosi aderendo a una lettera aperta indirizzata al Ministro dello Sport Andrea Abodi. La lettera, sottoscritta anche da diverse società di calcio dilettantistiche lombarde, mira a evidenziare le problematiche e le sfide che stanno mettendo a rischio la sostenibilità economica e organizzativa di questi club dopo l’implementazione della riforma.

In particolare, le società auspicano l’introduzione di soglie di fatturato, al fine di adattare le regole a seconda delle dimensioni economiche delle realtà sportive. Ciò consentirebbe alle società più piccole di continuare a operare con un carico burocratico meno gravoso, senza compromettere la loro stabilità finanziaria. La gestione delle assicurazioni Inail rappresenta un altro ostacolo per le società dilettantistiche, poiché la mancanza di normative chiare può comportare costi aggiuntivi difficilmente sostenibili. Inoltre, alcuni si chiedono come la riforma abbia influenzato la presenza di figure che, pur essendo fondamentali per la gestione sportiva, non rientrano nello status di lavoratore sportivo, come il magazziniere e gli addetti al mantenimento delle attrezzature.

La richiesta di professionalizzazione delle società di calcio dilettantistiche e le risorse economiche limitate costituiscono un altro aspetto problematico. Trovare un equilibrio tra queste esigenze è diventato una priorità per molti club, considerando il carattere no profit che contraddistingue queste realtà sportive. Anche la possibilità che i giovani talenti possano essere prelevati da squadre professionistiche senza adeguati risarcimenti economici è motivo di preoccupazione per molte società dilettantistiche.

In questa fase di transizione, le società stanno adottando diverse misure per far fronte alle difficoltà finanziarie e organizzative, cercando di affrontare le sfide in maniera proattiva. Nonostante le difficoltà, molte A.S.D. stanno valutando l’opportunità di intraprendere iniziative collettive per far sentire la propria voce riguardo alle problematiche amministrative emerse dopo la riforma dello sport e rappresentare gli interessi dei club dilettantisici. La speranza è quella di ottenere un maggior supporto e attenzione per le società calcistiche dilettantistiche, consentendo loro di continuare a svolgere un ruolo fondamentale nel panorama sportivo locale.

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