Autore Redazione
giovedì
7 Settembre 2023
15:30
Condividi
Vivere il Pavese - Pavia

Biodigestore Arena Po, la Provincia di Pavia dice no. Respinto il progetto di Padana Green Energy

Biodigestore Arena Po, la Provincia di Pavia dice no. Respinto il progetto di Padana Green Energy

PROVINCIA DI PAVIA – La Provincia di Pavia ha ufficialmente respinto il progetto del biodigestore di Arena Po proposto dalla società Padana Green Energy S.r.l. Il diniego è stato emesso a causa di ostacoli finanziari significativi, come spiegato dalla Provincia stessa.

Il progetto del biodigestore, che avrebbe dovuto contribuire alla produzione di biometano da rifiuti nel territorio, era stato accolto con entusiasmo dalla comunità locale e dai sostenitori dell’energia pulita. Tuttavia, l’entusiasmo si è trasformato in delusione quando Snam Rete Gas, il gestore di rete, ha rifiutato di accettare la garanzia finanziaria presentata dalla società Padana Green Energy S.r.l. Questa garanzia era essenziale per coprire le spese di connessione dell’impianto alla rete del gas naturale.

Il problema chiave sembra essere legato alla modalità di trasmissione della garanzia, che doveva avvenire attraverso il sistema “SWIFT,” comunemente utilizzato dagli istituti bancari ma non dalle compagnie assicurative come Padana Green Energy S.r.l. Questo ostacolo ha portato alla mancata accettazione della garanzia da parte di Snam Rete Gas, creando una situazione finanziaria insostenibile per il progetto.

In risposta a questa decisione, Legambiente Voghera Oltrepò ha rilasciato una nota, definendo il diniego della Provincia di Pavia una vittoria molto importante per l’ambiente e la gestione dei rifiuti a livello provinciale. “Legambiente Voghera Oltrepò si è sempre battuta per una gestione più efficiente e sostenibile dei rifiuti. Ora c’è una chiara opportunità per razionalizzare la gestione dei rifiuti solidi urbani (FORSU) a livello provinciale. L’impianto di riferimento a Broni può ora giocare un ruolo fondamentale in questo processo di gestione razionale. La dichiarazione sottolinea che la Provincia, le aziende municipalizzate e gli operatori che raccolgono i FORSU possono finalmente lavorare insieme in un approccio unificato nell’interesse dei cittadini e dell’ambiente”. Contro il provvedimento potrà essere presentato ricorso al Tar entro 60 (sessanta) giorni dalla data di notifica dello stesso.

Condividi