Autore Redazione
venerdì
8 Settembre 2023
11:37
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Vivere il Pavese - Pavia

Ricercatori dell’Università di Pavia scoprono un nuovo metodo per combattere il cancro

Ricercatori dell’Università di Pavia scoprono un nuovo metodo per combattere il cancro

PAVIA – Un team di ricercatori dell’Università di Pavia e del VIMM di Padova ha scoperto un nuovo metodo per regolare la produzione di istoni, le proteine che conferiscono stabilità strutturale al DNA. Questa scoperta potrebbe portare a nuove terapie per il cancro.

Gli istoni sono proteine che si avvolgono attorno al DNA formando la cromatina, la struttura che contiene il materiale genetico della cellula. La produzione degli istoni è regolata da una serie di fattori, tra cui i segnali intracellulari, che sono messaggi che le cellule si inviano a vicenda. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, ha scoperto che una proteina chiamata EPAC1 svolge un ruolo importante nella regolazione della produzione degli istoni. EPAC1 si trova in quantità elevate in diversi tipi di tumori. I ricercatori hanno scoperto che EPAC1 forma condensati nel nucleo, che sono aree compatte di materiale genetico. Questi condensati si formano in risposta a stimoli specifici e facilitano la produzione degli istoni.

La scoperta di questo nuovo meccanismo di regolazione della produzione degli istoni è importante in quanto potrebbe portare a nuove terapie per il cancro. In particolare, i ricercatori ritengono che questo meccanismo potrebbe essere sfruttato per sviluppare farmaci che inibiscono la produzione di istoni nelle cellule tumorali. Questo potrebbe portare a rallentare la crescita e la divisione delle cellule tumorali, impedendo loro di diffondersi. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati e per sviluppare farmaci basati su questa scoperta.

Visualizzando la dinamica spaziotemporale di EPAC1 nel nucleo, abbiamo scoperto che questa proteina, quando è attivata da stimoli provenienti dalla periferia cellulare o dall’ambiente esterno, riesce a creare una sorta di spazio privilegiato che facilita la produzione degli istoni” hanno commentato Liliana Iannucci e Konstantinos Lefkimmiatis, i principali autori dell’articolo. “L’obiettivo dello studio era scoprire il legame tra i segnali cellulari e le funzioni del nucleo. Siamo riusciti a dimostrare che alcuni segnali intracellulari influenzano la quantità di istoni prodotti. Si aprono così nuove potenziali strade terapeutiche, dato che questo processo è importante nella tumorigenesi”.

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