9 Ottobre 2024
05:47
Giornate Fai di Autunno: i luoghi aperti in provincia di Pavia
PROVINCIA DI PAVIA – Le Giornate FAI d’Autunno tornano anche quest’anno in provincia di Pavia, portando con sé l’occasione di esplorare luoghi che, di solito, restano nascosti o inaccessibili. La tredicesima edizione dell’evento si terrà il 12 e 13 ottobre, permettendo ai visitatori di riscoprire l’immenso patrimonio culturale, storico e artistico della zona, con l’aiuto dei volontari del FAI, impegnati a rendere unica questa esperienza. Cinque sono i luoghi scelti per rappresentare la varietà e la profondità della provincia, ognuno dei quali con una storia che attira curiosità e desiderio di conoscenza.
Il primo appuntamento si trova nel cuore di Pavia, dove la Cripta Romanica di Santa Maria del Popolo apre le sue porte ai visitatori. Un viaggio nel sottosuolo che permette di esplorare le fondamenta storiche di una delle cattedrali più importanti della città. L’accesso alla cripta, solitamente limitato, offre uno sguardo esclusivo su un patrimonio che mescola arte e fede. Le antiche colonne, i capitelli e i mosaici pavimentali raccontano secoli di storia, con uno sguardo che si rivolge tanto alla Pavia medievale quanto all’arte sacra rinascimentale. Le pietre e le reliquie esposte lungo il percorso catturano l’attenzione, immergendo chiunque in un’atmosfera quasi sospesa tra passato e presente.
A pochi passi dalla cripta, un altro gioiello attende di essere esplorato: il Palazzo del Broletto, situato nel cuore della città. Testimone silenzioso delle vicende politiche e sociali di Pavia, questo edificio risale al XII secolo. Le sue sale affrescate, le logge e il cortile interno porticato permettono di rivivere la magnificenza delle epoche passate. Il Broletto ha ospitato imperatori e generali, ed è stato centro del potere comunale per secoli. Passeggiare tra le sue mura diventa un viaggio tra politica e cultura, tra grandi decisioni e momenti di quotidianità, che questo monumento ancora racconta con la sua architettura stratificata.
Spostandosi verso l’Oltrepò Pavese, l’attenzione si concentra sul Circuito Tazio Nuvolari a Cervesina, un luogo di grande fascino e modernità. Incastonato nel paesaggio rurale, questo circuito automobilistico rappresenta un esempio di come innovazione e territorio possano convivere armoniosamente. Solitamente accessibile solo per eventi motoristici, la sua apertura durante le Giornate FAI permette di scoprire il dietro le quinte di una struttura tecnologicamente avanzata. La pista, i paddock e le aree off road offrono uno sguardo a un mondo fatto di velocità, precisione e ingegneria. Ma non solo: le collaborazioni con università e marchi internazionali mostrano come il circuito sia diventato un punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo nel settore automobilistico.
Tornando verso i borghi, l’attenzione si sposta su Silvano Pietra, un piccolo comune che conserva tracce di storia medievale e rinascimentale. Il borgo, nonostante le sue dimensioni ridotte, ha giocato un ruolo strategico nei secoli passati grazie alla sua posizione tra il fiume e le colline. La passeggiata tra le sue vie permette di immergersi in un’atmosfera che sembra rimasta immutata nel tempo. Le torri medievali e il teatro in stile Liberty offrono uno spaccato della storia locale, testimoniando come ogni epoca abbia lasciato il suo segno indelebile. Il percorso si conclude all’Oratorio della Santissima Trinità, un edificio barocco che, con la sua facciata decorata, si inserisce armoniosamente nel contesto del borgo.
Infine, a Vigevano, il Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei diventa il punto di arrivo di questo viaggio alla scoperta dei luoghi inaccessibili. Il santuario, fulcro spirituale della comunità, apre le sue porte ai visitatori per far conoscere la sua storia e il suo ruolo nella vita della città. Situato in una posizione centrale, incrocio di importanti vie cittadine, il santuario rappresenta non solo un luogo di culto, ma anche un punto di riferimento per la vita sociale e culturale della città. Attraverso la sua architettura e la sua storia, il santuario racconta di una comunità in evoluzione, sempre legata alle proprie radici religiose ma aperta ai cambiamenti.
Le Giornate FAI d’Autunno 2024 non sono solo un’occasione per scoprire il patrimonio culturale della provincia di Pavia, ma anche un modo per riflettere su come questi luoghi raccontino storie di persone, comunità e territori. Ogni sito, che sia una cripta nascosta, un antico palazzo o un moderno circuito automobilistico, rappresenta un tassello di un mosaico più grande, fatto di storia, innovazione e legame con il territorio. Visitarli significa non solo esplorare il passato, ma anche capire come questo passato influenzi il presente e il futuro. Attraverso le aperture straordinarie, i visitatori possono vedere da vicino come il patrimonio culturale si integri con il tessuto sociale e produttivo di Pavia e dell’Oltrepò. Ogni luogo, con la sua storia e le sue peculiarità, invita a una riflessione sul valore della conservazione e sulla necessità di continuare a tutelare questi beni per le generazioni future.
Partecipare alle Giornate FAI significa non solo arricchire il proprio bagaglio culturale, ma anche contribuire alla missione di conservazione e valorizzazione del patrimonio italiano. Ogni visita diventa un gesto concreto di sostegno, un modo per prendersi cura di quei luoghi che rappresentano la nostra identità collettiva.
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