Autore Redazione
mercoledì
18 Dicembre 2024
19:10
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Tempo Libero - Wonderland Eventi - Piemonte

Artistici, giganti, in miniatura e sull’acqua. Le mille forme del presepe in Piemonte

Artistici, giganti, in miniatura e sull’acqua. Le mille forme del presepe in Piemonte

PIEMONTE – Dai presepi artigianali a quelli animati, da quelli in miniatura a quelli a grandezza naturale, nelle varie località del Piemonte le sacre rappresentazioni della Natività sanno stupire e creare la giusta atmosfera natalizia.

In Valle Antigorio, sul Lago Maggiore, fino al 6 gennaio i presepi sono sull’acqua  lungo un percorso tra antiche fontane, rii e lavatoi che unisce Crodo alle circostanti frazioni alpine. Ad arricchire la nuova edizione di uno degli eventi natalizi più originali e amati, oltre alle 72 installazioni artigianali, anche visite guidate, eventi e laboratori, musica e aree ristoro.

Altrettanto suggestiva è l’atmosfera creata a Baveno dall’esposizione di circa 200 presepi curiosi e tradizionali realizzati nei luoghi più suggestivi, lungo le vie e nei cortili dei piccoli e caratteristici borghi di Romanico, Roncaro, Oltrefiume e nel centro storico.

La magia del Natale si respira fino al 6 gennaio anche nell’Astigiano con la IX edizione di Oro incenso mirra – Presepi nel Monferrato, un itinerario artistico e culturale attraverso le rappresentazioni della Natività. La rassegna di presepi artistici allestiti nel Monferrato vanta un percorso tematico diviso tra nove Comuni: Aramengo, Castagnole delle Lanze, Camerano Casasco, Castagnole Monferrato, Cocconato, Frinco, Grana, Monale e San Damiano.

In provincia di Alessandria fino al 12 gennaio al Centro Mater Dei di Tortona, in via Don Sparpaglione 15, è allestito il presepio artistico degli Orionini, per metratura tra i più grandi mai realizzati. La storia del presepio nasce dal profondo amore degli Orionini per questa forma in miniatura di rappresentazione della Natività. Nel più importante santuario della loro congregazione, a Tortona, l’ordine ne costruì uno intorno agli anni Cinquanta del Novecento collocandolo nella cripta. Frequentato durante tutto l’anno solare, aveva una superficie di circa cinquanta metri quadrati ma venne completamente distrutto nel 1977. Oggi, con la sua minuziosa ricostruzione dell’Egitto e della Palestina ai tempi di Gesù, coronata da tante figure in movimento, giochi di luce, musiche natalizie e persino il passaggio del giorno e della notte, si estende su una superficie di 650 metri quadri e conta più di mille statuine. Orari: tutti i giorni, domeniche e festivi compresi, dalle 09.30 alle 12 e dalle 15 alle 18.

 Nel Cuneese gli appassionati di presepi devono fare tappa a Prea, frazione di Roccaforte Mondovì, dove duecento comparse ogni anno animano il Presepe vivente. Camminando per le vie del piccolo borgo alpino d’impianto medievale, il 24 e 25 dicembre e il 5 gennaio dalle ore 21 sul percorso che conduce alla grotta della Natività, è possibile riscoprire il tagliapietre, il calzolaio, il conciatore e altre figure tipiche degli antichi mestieri caratteristici di piccola isola provenzale del Monregalese, dove ancora oggi si parla l’antico dialetto, il “kye”.

Altrettanto spettacolare è la composizione del Presepe storico di Cavallermaggiore che fino al 6 gennaio offre al visitatore la possibilità di muoversi su una superficie di oltre 300 metri quadri, ammirando nel dettaglio scene di vita e pregevoli statuine create tra il XVIII, XIX e il XX secolo.

Ed è “gigante” di nome e di fatto il presepe allestito fino al 7 gennaio a Marchetto, in provincia di Biella. Si snoda per circa un chilometro nel centro storico di Mosso, borgo montano ai piedi dell’Oasi Zegna, nel Biellese: con le sue 200 figure è tra i presepi a grandezza naturale più grandi d’Italia. Coprendo una breve distanza, al confine tra la Valsessera e la Valsesia, si può poi raggiungere Postua che nel periodo delle festività vanta un originale record: circa 200 presepi realizzati dai cittadini nelle stradine, case e chiese del piccolo borgo.

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