Autore Redazione
martedì
11 Giugno 2013
00:00
Condividi
Politica - Casale Monferrato

Casale contro il gioco d’azzardo

Casale contro il gioco d’azzardo

Il sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, vuole contrastare una piaga sociale sempre più preoccupante, quella del gioco d’azzardo. Per questo l’intenzione è di aderire a un manifesto sottoscritto già da 160 Comuni.

Il primo cittadino proporrà in votazione ai propri Assessori il manifesto da sottoscrivere per ribadire concretamente che “l’impegno nella legalità contro il gioco d’azzardo non significa demonizzare il gioco in sé, ma è piuttosto finalizzata a contrastarne gli effetti negativi sulla salute delle persone”. Demezzi spera che la sensibilità di Casale possa essere da esempio anche per altr ammiistrazioni del Monferrato: “l’auspicio è che l’attenzione rispetto al problema si allarghi sempre di più”.
Il gioco d’azzardo lecito, infatti, è arrivato a conquistarsi il terzo posto dell’industria italiana con un fatturato di circa 80 miliardi di euro, ma, purtroppo, ha portato anche alla nascita e crescita di una vera e propria patologia, per la quale la spesa sanitaria annua si è assestata sull’ordine dei 6 miliardi di euro all’anno. “Sono cifre che devono far  riflettere, ponendosi non solo delle domande, ma cercando di affrontare il problema – ha proseguito il sindaco  Demezzi –  Per questo motivo proporrò di aderire al Manifesto presentato dalla Scuola delle Buone Pratiche, Terre di Mezzo editore e Legautonomie, con il quale si vuole giungere all’attribuzione ai Comuni del  parere preventivo vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo e a impegnarsi concretamente per realizzare reti territoriali e sovraterritoriali per attivare iniziative culturali, attività di controllo, prevenzione e contrasto, oltre a momenti formativi. Il tutto pensando anche alle fasce più deboli della popolazione che, purtroppo, sono le più esposte alla ludopatia».
Un dato su tutti: il fenomeno di dipendenza comportamentale è in forte crescita tra gli adolescenti con un 18 per cento di casi di giovani con età compresa tra i 15 e i 19 anni: “Nei nostri regolamenti comunali – ha concluso  Giorgio Demezzi –  abbiamo già previsto alcune distanze minime tra le sale da gioco e alcuni luoghi sensibili, ma attualmente non possiamo fare di più. Ecco perché vorremmo aderire anche noi, come gli altri  160 Comuni italiani, di cui solo due piemontesi, al Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo. Sarà un segnale forte, che spero possa far raggiungere gl’importanti obiettivi prefissati”.

Condividi