Autore Redazione
mercoledì
6 Novembre 2013
00:00
Condividi
Politica - Piemonte

Pessime notizie da Roma sui fondi per la cassa in deroga e le Regioni si infuriano

Pessime notizie da Roma sui fondi per la cassa in deroga e le Regioni si infuriano

AGGIORNAMENTO 7 NOVEMBRE: Poche novità positive da Roma sul caso dei soldi non arrivati dalla capitale. Sono quelli destinati alla cassa integrazione in deroga promessi alle Regioni ma incastrati, almeno per ora, in sole promesse. Mercoledì mattina, anche alla Regione Piemonte, il Governo ha infatti comunicato un possibile slittamento dei 330 milioni di euro destinati all’ammortizzatore sociale. I soldi, hanno spiegato da Roma arriveranno il prossimo anno. Immediata la reazione dell’assessore regionale Claudia Porchietto, che mercoledì ha subito raggiunto la capitale per comprendere meglio la situazione e denunciare la gravità di una scelta di questo tipo.
Il confronto con il sottosegretario al Lavoro, Carlo Dell’Aringa, però non ha rasserenato gli animi, ha spiegato l’assessore: “è stato un confronto abbastanza difficile. Le Regioni sono molto preoccupate anche perché non abbiamo ancora ricevuto una prova che il decreto riguardante la precedente tranche da 500 milioni, collegata alla cassa integrazione, sia stata ufficialmente mandata in pagamento attraverso l’Inps. Quindi abbiamo in realtà una somma di problemi. Il primo è che da luglio non è arrivata ancora la cifra annunciata a luglio (500 milioni di euro ndr). In più i dubbi sui 330 milioni necessari a chiudere l’anno 2013 sono fortissimi visto che non sono ancora stati programmati dal governo”.
Oltre al danno, quindi, la beffa ha spiegato ancora l’assessore Porchietto: “siamo arrivati a Roma convinti che quantomeno i 500 milioni di euro fossero assegnati alle Regioni e invece abbiamo appreso anche la scarsa possibilità che entro fine anno arrivino i 330 milioni. Abbiamo fatto presente la gravità della situazione, anche in maniera accalorata, sottolineando che di sole promesse i casssintegrati non possono vivere. Siamo in estrema difficoltà con chi da mesi non riceve l’indennizzo della cassa integrazione in deroga. Continuare a non avere la certezza dei tempi e delle risorse rappresenta un grave problema”.
L’assessore Porchietto ha puntato il dito soprattutto sulla difficoltà di dialogo con gli uffici: “c’è una situazione paradossale. Assistiamo infatti a una marcata volontà politica del ministro e del sottosegretario di supportare le Regioni, mentre c’è un muro da parte delle strutture dei ministeri. Noi infatti mercoledì abbiamo avuto un confronto duro in realtà con i funzionari. Sembra si divertano a mettere in difficoltà le Regioni. Noi fra l’altro sappiamo come lavoriamo ed è arduo sentirsi dire, a distanza di un anno, che l’Inps nazionale non ha ancora finito di verificare l’anno 2012 e quindi non sa dirci se sull’anno passato siano stati avanzati dei soldi da mettere nel 2013. Questo quando tutte le Regioni, già a febbraio 2013, avevano consegnato le cifre spese. Se da febbraio a novembre gli uffici del Ministero del Lavoro nazionale e dell’Inps nazionale non sono stati in grado di controllare diventa difficile pensare che il sistema centrale funzioni meglio dei sistemi regionali. Questo abbiamo detto mercoledì a Roma.”
La speranza ora è che da Roma, nell’incontro già fissato per la prossima settimana, arrivino notizie differenti rispetto al confronto intelocutorio di mercoledì. Le Regioni hanno intimato un ultimatum almeno sui 500 milioni di euro in merito alla firma del decreto in questione, mentre i lavoratori vedono passare i giorni sul calendario.

NOTIZIA 6 NOVEMBRE: In Piemonte la cassa integrazione in deroga è a rischio. Il Governo infatti vorrebbe far slittare i 330 milioni di euro previsti per l’ammortizzatore sociale al prossimo anno. La gravità dell’argomento ha indotto l’assessore regionale al Lavoro, Claudia Porchietto, a partire urgentemente per Roma. Nella capitale l’esponente della giunta incontrerà il sottosegretario al Lavoro, Carlo Dell’Aringa, per affrontare la questione. L’assessore ha dichiarato di essere preopccupata soprattutto per l’incertezza in cui è stata lasciata ormai da mesi la Regione. Inaccettabile poi, ha spiegato, che al Piemonte venga imputata la responsabilità nella gestione delle procedure.

Condividi