Autore Redazione
giovedì
7 Novembre 2013
00:00
Condividi
Politica - Alessandria

Approvato piano industriale di Costruire Insieme

Approvato piano industriale di Costruire Insieme

AGGIORNAMENTO ORE 18.15: Al termine del dibattito, il consiglio comunale di Alessandria ha approvato il piano industriale di Costruire Insieme con 17 voti favorevoli, 8 contrari (Gruppo Pdl, Movimento 5 Stelle, Udc e Lega Nord) e un astenuto (Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra).

NOTIZIA: E’ in corso a Palazzo Rosso la nuova seduta del consiglio comunale di Alessandria. Dopo una serie di interpellanze, ll dibattito sta proseguendo con la discussione del piano industriale dell’azienda speciale Costruire Insieme, in cui sono confluiti anche alcuni servizi della partecipata Aspal, oggi in liquidazione. In apertura di dibattito, il sindaco Rita Rossa ha precisato che questa delibera “rappresenta un punto di partenza, il gradino piu’ basso da cui comincaire in attesa di maggiori risorse da poter destinare ai servizi“. L’amministrazione, ha aggiunto il sindaco, sta inoltre lavorando per cercare di riaprire da gennaio anche servizi come i musei, oggi accessibili solo su prenotazione, e anche il Punto D, attualmente chiuso. Proprio sul Punto D l’assessore Vittoria Oneto ha parlato di un progetto che vede l’impegno di una associazione privata per riattivare tutti i servizi dal prossimo anno. Obiettivo dell’amministrazione è inoltre cercare una soluzione anche per mantenere sempre aperti i musei. Il piano industriale di Costruire Insieme non ha però convinto l’opposizione. Emanuele Locci, del gruppo Pdl, dopo aver stigmatizzato il ritardo con cui e’ stato presentato il piano, ha definito il documento “l’ennesimo pasticcio dell’amministrazione” e ha invitato il consiglio a non votarlo e ha inoltre rincarato la dose invitando il sindaco a dare le dimissioni. Il gruppo del Pdl ha rimarcato l’ilegittimità dell’azienda, salvata in extremis solo da un totale stravolgimento dell’oggetto sociale che, secondo Locci, non avrebbe comunque permesso di rispettare I criteri imposti dalla legge in merito all’obbligo di ottenere un risparmio del 20% del costo dei  servizi accorpati nella nuova azienda. Anche Domenico Di Filippo del Movimento 5 Stelle ha bacchettato l’amministrazione per la poca chiarezza e trasparenza del documento che, ha chiosato il consigliere, non spiega né ai consiglieri, né ai cittadini cosa ha fatto l’amministrazione per raggiungere il risparmio imposto dalla legge. Critico infine Ciro Fiorentino della Federazione della Sinistra. Quello di Costruire Insieme sarebbe un piano “con troppi se e troppi ma” e che rischia di portare i servizi a una inesorabile morte.

Condividi