Autore Redazione
giovedì
14 Novembre 2013
00:00
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Politica - Alessandria

I notai si sostituiscono ai politici e provano ad affrontare il tema delle coppie di fatto

I notai si sostituiscono ai politici e provano ad affrontare il tema delle coppie di fatto

Se la politica fa la gnorri sono i notai, in qualche modo, a intervenire per fare pressioni e animare la discussione sui diritti delle coppie di fatto. Il 30 novembre infatti si terrà, anche ad Alessandria, l’iniziativa ‘contratti di convivenza open day’. Una manifestazione organizzata dai consigli distrettuali del notariato per rispondere all’inerzia della politica. Il consiglio nazionale infatti, mentre Pacs e Dico sono ormai lettera morta, ha deciso di andare incontro alle esigenze di molti cittadini, come ci ha spiegato il notaio Luigi Oneto di Alessandria, presidente del consiglio distrettuale del notariato di Alessandria: “è un tentativo di anticipare quello che la politica non riesce ad attuare. Si discute da tanto tempo di questi argomenti senza arrivare a nessun risultato legislativo. Siccome il notariato è sempre stato attento ai problemi della famiglia, non solo quella intesa in senso più stretto, abbiamo pensato di dare un contributo a chi non è legato a vincoli matrimoniali e il riferimento è ampio. Due persone anziane, ad esempio, possono stabilire di mettersi insieme senza andare in una casa di riposo e regolare così il rapporto di convivenza.”
L’iniziativa comunque ha il merito di ripresentare il problema e paradossalmente finisce per diventare quasi un atto rivoluzionario per la latitanza della politica: “certo. L’attuale legislazione europea non detta una disciplina. L’Unione europea infatti si è invece interessata della curvatura delle banane ma non ha legiferato in materia di unioni civili e quindi non abbiamo una uniformità di comportamento. Ci sono degli Stati che hanno riconosciuto le unioni civili e altri che non lo hanno fatto. Il riferimento non è solo alle unioni omosessuali ma in generale a tutte le persone che convivono. Si pensi alla reversibilità delle pensioni, alla possibilità di decidere dei problemi connessi alle malattie o alle pratiche successorie.”
E’ chiaro che i contratti di convivenza non regolamentano alcuni aspetti salienti della vita di convivenza ma regolano una serie di altre situazioni della vita quotidiana: “consistono nella regolamentazione dei rapporti matrimoniali durante il periodo della convivenza. Noi abbiamo stabilito certe clausole in modo da poter regolare la maggior parte dei rapporti. Per esempio potrei avere delle clausole sul diritto di abitazione di un alloggio di proprietà di uno solo dei conviventi o di entrambi. Oppure, ancora, contribuzioni in natura, condizionate allo stato di bisogno, o l’instaurazione di un regime che preveda la comunione dei beni come nel matrimonio. Per arrivare anche alle clausole sull’assistenza per malattia e molte altre situazioni.”
Il notaio Luigi Oneto infine ci ha raccontato di non aver ancora stilato patti di convivenza anche se da dicembre la campagna informativa diverrà più massiccia: “noi abbiamo aspettato che questa manifestazione a livello nazionale avesse luogo e poi dal 2 dicembre potremo iniziare a esaminare la situazione dei clienti per soddisfare le loro esigenze. Questa è una iniziativa politica di incoraggiamento e quindi non possiamo dire che le clausole suggerite siano diritto codificato, però pensiamo di dare il nostro contributo creando dei vincoli che sono tra le parti obbligatorie. Questa riteniamo sia un’esigenza sentita. Tutti i giorni ci accorgiamo di persone che non riescono ad avere soddisfatte le loro esigenze per il fatto di non essere sposate o di non essere sposate civilmente. Questo tipo di unioni quindi, dal punto di vista dello Stato, è come se non ci fossero. L’esigenza c’è e noi abbiamo quindi deciso di dare vita a questa iniziativa”.

Per altre info sui contratti di convivenza cliccate qui.

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