Autore Redazione
mercoledì
20 Novembre 2013
00:00
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Politica - Alessandria

Piatto unico: scatta il boicottaggio da parte dei genitori contrari anche alla nuova sperimentazione

Piatto unico: scatta il boicottaggio da parte dei genitori contrari anche alla nuova sperimentazione

Scatta da questo mercoledì il ‘boicottaggio’ del piatto unico da parte di alcuni genitori contrari anche alla nuova sperimentazione proposta dall’amministrazione comunale per le mense scolastiche di Alessandria. All’ora di pranzo, la ditta Aristor servirà un piatto fumante di mezze penne al ragù ricco di vitellone piemontese, accompagnato da un contorno di carote all’olio e, per concludere, banana e plumcake. La protesta delle mamme e papà contrari al piatto unico, lascerà però vuote alcune sedie nei refettori delle scuole comunali. Alcuni genitori, ha spiegato a Radio Gold News Alessandro Ante, papà di un alunno della De Amicis e tra i coordinatori della pagina facebook “Sciopero a Oltranza contro il piatto unico Aristor” questo mercoledì andranno a prendere i bambini all’ora di pranzo per riportarli poi a scuola nel primo pomeriggio. “Alcuni genitori – ha aggiunto – potrebbero inoltre far consegnare ai loro figli il foglio in cui comunicano alle maestre di rinunciare al piatto unico”. Questa seconda forma di protesta, ha ammesso Alessandro, “difficilmente raggiungerà un numero elevato di adesione”. “Su questa iniziativa – ha spiegato – non c’è stata una informazione capillare e diversi genitori hanno manifestato perplessità. Alcune mamme e papà, per quanto contrari al piatto unico, temono che così i propri figli restino da soli in classe con la maestra, mentre tutti gli altri vanno a mangiare”. Indipendentemente dalla forma scelta e dall’esito del ‘boicottaggio’, ha aggiunto Alessandro, i genitori contrari al piatto unico rimangono fermi sulla loro posizione. “Ci hanno accusato di viziare i nostri bambini, ma non è così – ha chiosato – Quello che continuiamo a chiedere è di concertare una soluzione con l’amministrazione. Mi sembra grottesco doversi mettere di traverso all’amministrazione comunale o alla ditta Aristor per cercare una strada che dia davvero la garanzia di una alimentazione sana per i bambini e una concreta riduzione degli sprechi. Quella scelta dall’amministrazione per noi non è la strada corretta per risparmiare. Anche il cibo gettato nella spazzatura, perché non consumato, è denaro buttato via”.

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