22 Maggio 2018
05:53
I No Terzo Valico attaccano i 5 Stelle: “Cambiati per il potere”
NOVI LIGURE – “Solo parole superficiali”. Questo il giudizio del comitato No Tav-Terzo Valico in merito alla posizione del possibile nuovo Governo formato dal Movimento 5 Stelle e dalla Lega sulle grandi opere come il Tav o il Terzo Valico. “Nel contratto la parte relativa all’ambiente è vaga” hanno sottolineato gli esponenti del Comitato. “Non si parla di Terzo Valico, non ci sono cifre o luoghi. Evidentemente appena si percepisce di poter andare al potere si cambia: successe la stessa cosa con Renzi nel 2013. Secondo noi chi è stato eletto tra i pentastellati e non è d’accordo con questo contratto dovrebbe dimettersi. Al problema amianto, ad esempio, vengono dedicate solo poche righe e non si spiega come e quando verranno effettuate le bonifiche.”
Almeno sul Tav, però, domenica lo stesso capo politico del Movimento Luigi Di Maio si era espresso, definendola “un’opera inutile. Andremo a parlare con la Francia e gli diremo che la Torino-Lione poteva valere trent’anni fa, ma non più oggi. Non serve più.”
Al di là delle dichiarazioni del capo politico dei 5 Stelle, comunque, i No Terzo Valico sono poi entrati nel dettaglio a proposito della parte del contratto di governo gialloverde relativa alle infrastrutture italiane: “Su tutte le grandi opere è stata fatta un’analisi superficiale. Non vengono citati tutti quei progetti finiti nel mirino della magistratura. Si parla invece di logistica retroportuale e dell’importanza di un indotto a supporto di questi scali, ad esempio sul fatto che Genova non resti isolata e il nostro territorio farebbe ovviamente parte del retroporto. Insomma, lo stesso discorso intavolato dal Partito Democratico. Non viene fatta un’analisi costi/benefici sulle Grandi Opere.
“Il Tav in Val Susa? Si legge che ridiscuteranno l’opera ma nel frattempo che succede? I cantieri vanno avanti. Noi continueremo la battaglia iniziata nel 2011, non faremo sconti a nessuno. Ricordiamo, inoltre, che M5S ha costruito parte del proprio successo elettorale anche sostenendo le tematiche dei movimenti per la difesa ambientale. Insomma, stanno rinnegando quello che hanno portato avanti fino a ora. Sulle grandi opere hanno abbassato la testa. Vogliamo da parte loro delle parole chiare e non questa ambiguità di fondo: dicano chiaramente se il Terzo Valico serve o no.”
Il prossimo 30 maggio i No Tav Terzo Valico hanno organizzato un’altra assemblea pubblica a Genova, dove saranno ribadite le posizioni contro le grandi opere.