Autore Redazione
venerdì
15 Giugno 2018
14:35
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Politica - Alessandria

Aral: giunta cala ultima carta. Anche un leghista perplesso, con Pd e M5S

Le Commissioni Ambiente e Bilancio dicono sì alla manifestazione di interesse di Amag Ambiente per affitto ramo d'azienda. "Delibera confusa" attaccano le oppozioni. E anche Pavanello, capogruppo del Carroccio, non ci sta: "Con me gli appelli accorati non funzionano"
Aral: giunta cala ultima carta. Anche un leghista perplesso, con Pd e M5S

ALESSANDRIA – “La maggioranza dimostri che è unita e che è diventata grande.” Nell’ultima Commissione Sicurezza e Ambiente, congiunta con Programmazione e Bilancio, l’assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria Paolo Borasio si è rivolto così verso gli scranni alla propria destra, quelli a sostegno dell’amministrazione. Sul tavolo una delibera definita dall’assessore “tra le più importanti trattate finora“: autorizzare Amag a presentare una manifestazione d’interesse per l’affitto del ramo d’azienda di Aral per i servizi di smaltimento rifiuti. Palazzo Rosso cala così l’ultima carta utile a evitare il fallimento di Aral, gravata dai pignoramenti e coinvolta in procedimenti giudiziari, con “perdite iniziate già nel 2014” ha precisato lo stesso Borasio. “Nel 2017 il segno meno ammontava a un milione di euro” ha aggiunto il Ragioniere Capo Antonello Zacconee per ricapitalizzare ne servirebbero cinque, una operazione che non si può fare dal punto di vista dei tempi. Aral non ha più la linfa vitale per stare in piedi, si trova in un pantano in merito al quale, però, questa amministrazione e quelle precedenti non hanno alcuna colpa.”

In attesa del voto definitivo del consiglio comunale d’urgenza di questa sera il centrodestra, compatto, ha votato sì ma non sono mancate le frizioni. Nonostante il via libera dei commissari leghisti, infatti, il capogruppo del Carroccio Evaldo Pavanello (stamattina non chiamato a esprimersi perché non era commissario, ndr) ha espresso tutta la sua perplessità: “Perché si deve coinvolgere il Consiglio Comunale in vicende di questo tipo? Qui gli accorati appelli dell’assessore Borasio non funzionano” ha detto Pavanello “ci spieghino le cose, se si vuole che poi le votiamo. Se non le capisco agisco di conseguenza.”

“Tocca al consiglio comunale pronunciarsi visto che si tratta di società a maggioranza pubblica” la replica dell’assessore Borasio se non lo fa il consiglio chi lo dovrebbe fare? Babbo Natale? Occorre il sì del consiglio anche per attivare la procedura di concordato da sottoporre poi al Tribunale di Alessandria. Questa è l’unica soluzione possibile.”

Prima di Pavanello, però, anche l’opposizione aveva espresso tutte le sue rimostranze sulle procedure adottate.

“Ci chiedono di votare una delibera molto confusa, dove mancano chiarezza e trasparenza” ha attaccato Giorgio Abonante, del Partito Democratico “innanzitutto si fa riferimento a un piano industriale di Aral che il consiglio comunale non ha votato, che non sta in piedi, dove si fa riferimento al reperimento di rifiuti extra bacino, proprio il motivo che ha portato Aral in questa condizione. Insomma, stiamo tornando indietro. Sappiamo che Amag si è messa le mani nei capelli leggendo questo piano industriale. E ci preoccupa anche il fatto che il collegio dei revisori dei conti non abbia espresso un parere su questa delibera. Ci aspettavamo un piano finanziario che dimostrasse stabilità, non è così. Tutta questa fretta è preoccupante e mi preoccupa anche l’appello dell’assessore Borasio alla maggioranza.”

Abonante ha poi esplicitato quello che, secondo lui, è uno scenario futuro già scritto, facendo anche il nome del partner industriale forte che sarebbe pronto ad affiancare Amag: “Nel piano industriale di Aral si parla anche di raccolta dei rifiuti, e non solo di trattamento e smaltimento. Che cosa c’è dietro a tutto questo? A mio avviso c’è Iren, già coinvolta in passato nelle vicende alessandrine. Al di la dei nomi, però, occorre che chi arriverà al posto di Aral gestisca anche le discariche già esaurite e scongiurare così una bomba ecologica le cui conseguenze ricadrebbero sui nostri figli e sui nostri nipoti.”

“Si tratta di un’operazione rocambolesca” le parole del capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serrasi tratta di una situazione estremamente problematica, e con queste azioni d’urgenza si rischia di uscire dalla linea corretta. E’ come riparare un muro ma con l’intonaco che continua a cadere. Ancora una volta scarichiamo su Amag un problema. Vorrei dalla stessa Amag delle rassicurazioni sulla sostenibilità dell’operazione. In medicina quando una parte del corpo rischia di andare in cancrena si considera anche l’ipotesi di un’amputazione.”

“A chi chiede che Amag espliciti la sua offerta rispondo che oggi non è possibile” ha concluso l’assessore Borasio “ci sono delle offerte in corso, non c’è solo Amag pronta a correre. Anche Koster, ad esempio, ha chiesto di poter formulare una proposta. Noi dobbiamo agire prima dell’udienza del 27 giugno in Tribunale, evitando così il fallimento di Aral. Rispetto allo scenario formulato dal consigliere Abonante preciso che, allo stato attuale, non c’è alcuna gara che vede la partecipazione di Iren.”

Alla conta dei voti, quindi, la maggioranza ha retto, con le astensioni di Pd, M5S e Moderati. Ora la parola passa al consiglio di stasera, convocato d’urgenza. E in questo caso toccherà a tutti i consiglieri esprimersi, compreso il capogruppo leghista Evaldo Pavanello.

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