Autore Redazione
martedì
3 Luglio 2018
05:00
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Politica - Alessandria

Medicina ad Alessandria: “vittoria di tutto il territorio”

I cinquanta posti in più per l'Università del Piemonte Orientale sono anche una “prima risposta” al problema della carenza di medici
Medicina ad Alessandria: “vittoria di tutto il territorio”

ALESSANDRIA –  È “una vittoria di tutti” e “un punto di partenza” per rafforzare e far diventare ancora più grande l’Università del Piemonte Orientale. Il rettore Cesare Emanuel ha radunato al Disit tutti gli attori della difficile partita che ha permesso di aggiungere 50 posti al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia.

Proprio nelle aule del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica in viale Teresa Michel, da inizio ottobre, comincerà la formazione dei futuri medici che potranno poi svolgere il tirocinio all’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Tra qualche anno nuovi camici bianchi si muoveranno tra le corsie dell’ospedale del capoluogo e ovviamente “non vede l’ora” il neo Direttore Generale dell’Aso Giacomo Centini. I cinquanta posti in più, infatti, sono anche una “prima risposta” al problema della carenza di medici, ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta che, in qualità di coordinatore di tutti i colleghi in seno alla conferenza delle Regioni, ha faticato non poco a garantire e proteggere i 50 posti per l’Università del Piemonte Orientale.

Quello di Medicina e Chirurgia è un corso ad accesso programmato e non è stato semplice riscrivere “il canovaccio consolidato” per la distribuzione dei posti. Ancora 20 giorni fa, ha raccontato Saitta, un colosso privato si era fatto pericolosamente avanti chiedendo di poter formare più medici. Alla fine, però, l’Università del Piemonte Orientale ha saputo dimostrare di avere “docenti, disponibilità logistica e un corredo urbano che si sta attrezzando” per formare medici anche ad Alessandria. Per raggiungere l’obiettivo, il rettore Emanuel ha “disturbato e incalzato tutti e in particolare Renato Balduzzi, ha raccontato. Tutto il territorio si è però dimostrato compatto, fino al decisivo pressing degli ultimi giorni. Istituzioni, politici di ogni colore, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e anche Azienda Ospedaliera e Asl hanno lavorato “come una vera squadra” per realizzare un progetto che ha iniziato a prendere concretamente forma due anni fa, poco dopo la notizia della nascita Parco della Scienza, del Sapere e dell’Innovazione a Rho, negli spazi lasciati vuoti dai padiglioni di Expo 2015. L’attivazione del corso di Medicina ad Alessandria “non è un risultato arrivato per caso”, ha rimarcato Emanuel che a novembre lascerà al rettore eletto Gian Carlo Avanzi e al prorettore Roberto Barbato il compito di muovere i successivi passi di un percorso che punta anche ad aumentare le specialità mediche e che guarda con interesse anche all’assistenza territoriale, grazie alla già espressa disponibilità del neo Direttore Generale dell’Asl Antonio Brambilla. Rinvigorito dal nuovo corso di Medicina e Chirurgia, l’Alessandrino appare oggi più determinato a portare avanti anche altre importanti sfide nel campo della sanità, come il riconoscimento dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria in Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico per patologie ambientali.

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